Il Wagyu italiano continua a confermarsi tra le eccellenze mondiali. La Cascina La Cigolina, azienda agricola di Castelnuovo Bocca d’Adda, ha conquistato due medaglie d’oro e una d’argento alla World Steak Challenge di Amsterdam, competizione internazionale che premia le migliori carni del mondo.
Con questo risultato, La Cigolina conferma la sua leadership, vincendo la prestigiosa competizione per il terzo anno consecutivo.
La soddisfazione
Classe 1983, Vittorio Gaboardi, titolare insieme al fratello Alessandro (1989) dell’azienda fondata nel 1929 dal bisnonno Enrico Gaboardi, racconta:
“Alla fine abbiamo vinto anche quest’anno. Non una, non due, ma ben tre medaglie: due ori e un argento. Tra un mese saremo in lizza per il riconoscimento più ambito: la migliore carne al mondo in assoluto. Spuntarla sarà improbabile, ma ci proviamo. In ogni caso siamo già felici così”.
Le categorie premiate e la valutazione dei giudici: Rib-eye di Wagyu fullblood (oro); Controfiletto 75% Wagyu e 25% Frisona italiana (oro); Filetto Wagyu-Frisona, categoria inedita per l’azienda (argento).
I fratelli Gaboardi hanno trasportato personalmente i tagli di carne ad Amsterdam, dove novanta giudici hanno valutato ogni pezzo da crudo e da cotto, secondo criteri rigorosi di aspetto, tenerezza, marezzatura, aroma e sapore.
Tradizione familiare e innovazione tecnica
Nel cuore della campagna lombarda, La Cigolina prende vita nel 1929 grazie all’intuizione del bisnonno Enrico, che avvia una piccola attività lattiero-casearia. Da allora, il testimone è passato di mano in mano: prima al nonno Vittorio e alla nonna Caterina, oggi ai fratelli Gaboardi, affiancati dal padre Franco, ancora punto di riferimento.
La forza dell’azienda sta nella sinergia familiare: Vittorio, con la sua visione creativa e tecnica, e Alessandro, esperto in gestione economica, hanno saputo rinnovare l’impresa mantenendo saldo il legame con le radici.
L’azienda gestisce circa 590 capi, tra Wagyu e Frisona da latte, con pascoli di quasi tre ettari e stalle dotate di sistemi avanzati: docce di raffrescamento, sensori di umidità, spazzole automatiche e postazioni di alimentazione personalizzata. La carne, macellata esternamente, viene frollata per almeno 40 giorni e confezionata sottovuoto, garantendo qualità, sicurezza e rispetto della catena del freddo.
Il latte resta un punto fermo per La Cigolina, che ha selezionato geneticamente le vacche per produrre beta-caseina A2A2, una variante più digeribile e salutare rispetto alla A1.
Alla Cigolina, la sostenibilità non è uno slogan ma una scelta concreta: grazie a un impianto a biogas alimentato quasi interamente da scarti agricoli e alimentari, l’azienda produce energia rinnovabile e contribuisce attivamente alla riduzione delle emissioni.
Anche i digestati generati dal processo vengono reimpiegati nei campi come fertilizzanti naturali, limitando l’uso di prodotti chimici e rigenerando la qualità del suolo. Un ciclo virtuoso che unisce innovazione ambientale e cura del territorio.
Per il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza, Francesco Pacchiarini, il successo dei Gaboardi è un modello di eccellenza:
“Il trionfo dei fratelli Gaboardi testimonia come la tradizione, la passione e l’innovazione possano portare il made in Italy ai massimi livelli internazionali. La loro capacità di integrare qualità produttiva, sostenibilità ambientale e ricerca scientifica costituisce un motivo di grande orgoglio per la nostra Confederazione”.
Degustazioni e valorizzazione
I fratelli Gaboardi puntano a valorizzare ulteriormente il Wagyu italiano attraverso degustazioni guidate, tour aziendali e attività didattiche, portando i visitatori a conoscere da vicino il percorso virtuoso dalla stalla alla tavola.
Oltre alla carne fresca, l’azienda produce anche salame, pancetta, bresaola e, più di recente, coppa di Wagyu, tutti venduti direttamente nel punto vendita aziendale. Una scelta che conferma la capacità di combinare eccellenza, innovazione e contatto diretto con il consumatore.