L’ospedale di Lodi ha ottenuto due Bollini Rosa per il biennio 2026-2027 da Fondazione Onda, un riconoscimento all’eccellenza nei servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie femminili. Un premio che valorizza l’impegno della struttura nella medicina di genere e nell’assistenza alle donne, inclusa la gestione delle vittime di violenza.
Bollini Rosa all’Ospedale di Lodi
Il Presidio Ospedaliero di Lodi (foto di copertina) si conferma un punto di riferimento nell’assistenza sanitaria dedicata all’universo femminile. La struttura lodigiana è stata insignita di due Bollini Rosa da Fondazione Onda (Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere) per il biennio 2026-2027. Questo prestigioso riconoscimento viene assegnato alle strutture ospedaliere che si distinguono per l’offerta di percorsi e servizi particolarmente attenti alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che interessano le donne. Lodi entra così a far parte della rete di 370 ospedali in Italia che offrono un approccio medico e assistenziale gender-oriented.
Un valore distintivo
Come sottolinea Barbara Grecchi, Referente della Rete dei Bollini Rosa di Onda, questo riconoscimento non è solo un premio, ma un valore distintivo nel panorama sanitario nazionale. Gli ospedali premiati formano una rete virtuosa riconosciuta che dimostra un costante impegno nell’attenzione alla salute femminile. L’obiettivo è duplice: garantire la qualità delle cure e, al contempo, supportare le donne nella scelta consapevole e informata del luogo di cura più appropriato per le loro esigenze specifiche.
I criteri di assegnazione
L’ottenimento del Bollino Rosa è il risultato di una valutazione basata su tre criteri principali, esaminati da una commissione di esperti presieduta dal Professor Walter Ricciardi. La valutazione ha tenuto conto di:
- Specialità Cliniche Dedicate: La presenza di reparti e specialità focalizzate sulla gestione delle problematiche di salute tipicamente femminili, comprese quelle che, pur essendo trasversali ai generi, richiedono percorsi diagnostico-terapeutici differenziati per la donna.
- Percorsi Assistenziali Ottimali: La qualità e l’appropriatezza dei percorsi di cura (diagnostici e terapeutici) sviluppati in chiave multidisciplinare e gender-oriented. È stata valutata anche l’offerta di servizi di supporto all’utenza, come volontariato, mediazione culturale e assistenza sociale.
- Supporto alle Vittime di Violenza: La preparazione e l’organizzazione dell’ospedale per la gestione e l’assistenza delle donne vittime di violenza domestica e di genere.
Guido Grignaffini, Direttore Generale dell’ASST di Lodi, ha espresso grande soddisfazione:
“Il nostro impegno nella promozione della medicina di genere all’interno della nostra struttura ospedaliera – ricorda Guido Grignaffini – esprime la nostra consapevolezza rispetto all’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche e concorrono a elevare la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate.
Piace rilevare, inoltre – aggiunge il DG – la nostra attenzione in tema di accoglienza, accompagnamento, supporto e offerta di servizi alle donne vittime di violenza: l’ASST di Lodi da 15 anni a questa parte ha sempre avuto un ruolo attivo nel territorio, relativamente alla prevenzione, al riconoscimento e al contrasto alla violenza di genere”.