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Stop ai vincoli per la Peste Suina Africana (PSA): eliminate le restrizioni in 3 Comuni del Basso Lodigiano

Castelnuovo Bocca d’Adda, Maccastorna e Meleti escono dalla zona di contenimento per la Peste Suina Africana, alleggerendo la pressione sugli allevatori lodigiani

Stop ai vincoli per la Peste Suina Africana (PSA): eliminate le restrizioni in 3 Comuni del Basso Lodigiano

La Commissione UE ha revocato le restrizioni in tre Comuni del Basso Lodigiano (Castelnuovo Bocca d’Adda, Maccastorna e Meleti), alleggerendo i vincoli sul territorio. La Regione ha contestualmente stanziato nuovi fondi per il contenimento del cinghiale in tutta l’area.

PSA: eliminate restrizioni in 3 comuni Lodigiani

Un’importante notizia giunge dalla Commissione europea: è stata approvata la revisione delle aree sottoposte a restrizioni per la Peste Suina Africana (PSA). Come riportato in un comunicato stampa di Regione Lombardia, questa scelta sancisce l’uscita definitiva di tre Comuni della provincia di Lodi dalla precedente zona di contenimento.

I territori che tornano a essere considerati totalmente liberi da vincoli sono: Castelnuovo Bocca d’Adda, Maccastorna e Meleti (a cui si aggiunge il vicino Cornovecchio). Questo allentamento delle misure rappresenta un sollievo significativo per l’economia e l’allevamento del Basso Lodigiano.

“Passaggio importante”

L’Assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha accolto la decisione come un risultato cruciale, frutto della collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e territoriali.

“Siamo di fronte a un passaggio davvero importante che conferma la bontà del lavoro portato avanti in questi mesi insieme al Ministero dell’Agricoltura, al Ministero della Salute e al Commissario Giovanni Filippini,” ha dichiarato l’Assessore Beduschi.

L’Assessore ha voluto rendere merito soprattutto agli allevatori lodigiani, che hanno affrontato sacrifici pesanti per rispettare le norme e garantire la tutela di tutto il comparto zootecnico. Il loro impegno, insieme a quello della struttura veterinaria di Regione Lombardia, è stato ritenuto decisivo per raggiungere questo traguardo.

“Minaccia complessa”

Nonostante l’allentamento dei vincoli, la Regione invita a non abbassare la guardia. La Peste Suina Africana è ancora considerata una “minaccia complessa”, che continua a creare difficoltà non solo in Italia.

L’uscita di questi Comuni dalle zone a rischio è un segnale che le strategie adottate, pur essendo efficaci, necessitano di una vigilanza costante per prevenire nuove diffusioni.

Nuovo stanziamento di fondi

Per rafforzare la prevenzione e il contenimento della malattia, l’impegno regionale prosegue con l’annuncio di un ulteriore sostegno economico.

La prossima settimana verranno stanziati 210mila euro aggiuntivi destinati alle province (inclusa Lodi) e alla Città Metropolitana. Questi fondi serviranno a proseguire e rafforzare le attività di contenimento del cinghiale, uno dei principali veicoli di diffusione della PSA, fornendo risorse aggiuntive alle Polizie provinciali.

“Segnale incoraggiante”

“L’uscita dei Comuni lodigiani di Castelnuovo Bocca d’Adda, Maccastorna, Meleti e Cornovecchio dalle aree soggette a restrizioni per la Peste Suina Africana rappresenta un segnale incoraggiante, ma non un punto di arrivo. Il fatto che quattro Comuni siano tornati in zona libera è positivo, ma non possiamo ignorare che altri comuni sono ancora soggetti a restrizioni. Stiamo lavorando affinché tali Comuni siano prossimamente liberi. Il rischio rimane concreto e va gestito con monitoraggio costante e azioni tempestive, supportando le imprese”.

Così Patrizia Baffi, Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia e Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, commentando la decisione odierna della Commissione europea.

Patrizia Baffi

“Il voto unanime espresso a Bruxelles –continua Patrizia Baffi – è il risultato di un lavoro istituzionale serio e continuo, portato avanti da Regione Lombardia insieme al Governo, ai Ministeri competenti e al Commissario Filippini. Un impegno che merita di essere riconosciuto, così come quello dell’assessore Alessandro Beduschi, la cui determinazione ha consentito di costruire passo dopo passo un percorso efficace. Tutto questo, con un contatto costante con gli Operatori del nostro territorio, con cui abbiamo avviato percorsi di informazione, aggiornamento e condivisione del problema. Un ringraziamento particolare agli allevatori, alle associazioni venatorie, alle amministrazioni locali e alla struttura veterinaria regionale, che hanno affrontato sacrifici importanti per tutelare un comparto fondamentale per l’economia lombarda. La loro collaborazione resta essenziale anche nella fase che si apre ora”.

Patrizia Baffi accoglie con favore anche l’annuncio del nuovo stanziamento regionale di 210.000 Euro: “Queste risorse permetteranno di rafforzare le attività di contenimento della fauna selvatica e di sostenere le Polizie provinciali. È un segnale concreto che l’attenzione della Regione non cala, nemmeno di fronte a un piccolo ma significativo miglioramento del quadro”.

“La Peste Suina Africana – conclude Patrizia Baffi – non è un’emergenza che si risolve con un singolo atto. Serve continuità, responsabilità e una vigilanza ancora più serrata. È questo l’approccio che dobbiamo mantenere per proteggere il Lodigiano e l’intera filiera suinicola lombarda”.