Smog in aumento nel Lodigiano, misure temporanee di primo livello in vigore dal 31 dicembre
Ultimo dell'anno all'insegna dell'inquinamento dell'aria a Lodi e provincia, superata la soglia limite di PM 10
L’aria in Lombardia torna a preoccupare, lo smog è in risalita. C'è anche Lodi tra le province che hanno registrato il superamento dei limiti giornalieri di concentrazione di PM10, le polveri sottili nell’aria, nel corso della giornata di domenica 29 dicembre 2024.
Smog, limite superato nel Lodigiano
I dati pubblicati da ARPA confermano una situazione critica. Nelle province di Lodi, Milano, Monza Brianza e Cremona è stato superato il valore limite di polveri sottili. La situazione è aggravata dalle previsioni meteorologiche di oggi e domani che indicano condizioni favorevoli all’accumulo di inquinanti e di smog.
A fronte di questo scenario, da martedì 31 dicembre 2024 entreranno in vigore le misure temporanee di primo livello come previsto dalla delibera regionale 2634/2024. Nei Comuni con oltre 30mila abitanti e in quelli che hanno aderito volontariamente, sarà vietata la circolazione dei veicoli fino a Euro 1 benzina e fino a Euro 4 diesel, anche se dotati di filtro antiparticolato o aderenti al servizio Move-In.
Le restrizioni si estenderanno anche all’uso di impianti termici alimentati a biomassa legnosa con efficienza fino a tre stelle e sarà imposto un abbassamento di un grado delle temperature massime consentite nelle case.
Attive da domani le misure temporanee
Inoltre, sarà vietato lo spandimento dei liquami zootecnici, salvo che tramite tecniche di iniezione o interramento immediato, e sarà proibita qualsiasi forma di combustione all’aperto, inclusi falò e barbecue. Le autorità monitoreranno costantemente l’evoluzione della situazione nei prossimi giorni.
Gli esperti valuteranno se ci siano le condizioni per disattivare le misure temporanee o se, al contrario, dovranno essere mantenute. La qualità dell’aria resta un tema cruciale per la salute pubblica e per l’ambiente. L’accumulo di PM10 rappresenta una minaccia diretta non solo per chi soffre di patologie respiratorie, ma per l’intera popolazione.