"Servizio inadeguato", i sindaci del Lodigiano contro Star Mobility
Da San Colombano a Borghetto, i primi cittadini: "Lavoratori e studenti in difficoltà. Serve trovare rapidamente soluzioni alternative"
"Trasporto sui bus, servizio inadeguato": lettera di protesta di undici sindaci tra Lodi, Pavia e Milano a Star Mobility e alle autorità locali.
"Servizio inadeguato", i sindaci scrivono a Star Mobility
Ritardi, corse cancellate, bus che non passano. Una situazione che undici sindaci sparsi tra le province di Lodi, Pavia e Milano non sono più disposti a tollerare: per questo motivo i primi cittadini, presa carta e penna, hanno scritto a Star Mobility una lettera dai toni piuttosto decisi, con la quale chiedono all'azienda di trasporto pubblico di risolvere numerose criticità.
La missiva è stata inviata non solo a Star Mobility, nella persona del direttore d'esercizio Lucio Piazzardi, ma anche a diverse autorità delle province di Lodi, Milano e Pavia. In particolare la lettera è stata inviata anche a Luca Tosi, direttore dell'Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, Franco Lucente, assessore regionale ai trasporti, Claudio Sgaraglia, prefetto di Milano, Enrico Roccatagliata, prefetto di Lodi, Francesca De Carlini, prefetto di Pavia, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Fabrizio Santantonio, presidente della Provincia di Lodi e Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia.
Quali sindaci hanno aderito
La lettera è firmata dai sindaci Alessandro Granata (San Colombano al Lambro), Giovanna Gargioni (Borghetto Lodigiano), Giovanni Scietti (Graffignana), Cristiano Devecchi (Sant'Angelo Lodigiano), Severino Serafini (Massalengo), Domenico Pedote (Pieve Fissiraga), Alessandro Ciusani (Orio Litta), Eugenio Ferioli (Ospedaletto Lodigiano), Antonella Zanaletti (Chignolo Po), Michela Callegari (Miradolo Terme), Emma Perfetti (Castiraga Vidardo).
La lettera, scritta sabato 25 gennaio 2025 dal sindaco di San Colombano, Alessandro Granata, e successivamente condivisa e firmata da altri sindaci della zona nel giro dei due-tre giorni successivi, parla di
"crescente preoccupazione in merito ai continui disservizi che stanno caratterizzando il trasporto pubblico locale".
Diritto al lavoro e diritto allo studio
Non solo. La missiva si sofferma in particolare sui diritti dei cittadini e, in questo caso, utenti del trasporto pubblico locale:
"Il diritto al lavoro e allo studio sono messi seriamente a rischio dai disservizi che stiamo registrando e che nelle ultime settimane sono aumentati in modo esponenziale. Molti lavoratori pendolari sono costretti a subire ritardi e soppressioni dei servizi, con evidenti ripercussioni sulla loro produttività e sulla qualità della vita oltre a dover sostenere ulteriori spese. La stessa situazione si ripete per centinaia di studenti e studentesse. La puntualità e la continuità del servizio sono essenziali per garantire una vita quotidiana adeguata e la mancata aderenza agli orari stabiliti e la frequente soppressione delle corse non sono più tollerabili".
Leggi qui la lettera di protesta dei sindaci a Star Mobility
La richiesta all'azienda di trasporto locale
Infine, a chiusura della lettera, la richiesta all'azienda di trasporto locale:
"Chiediamo pertanto un immediato intervento per risolvere questa situazione, implementando misure che assicurino le regolarità dei servizi e la loro adeguata copertura, soprattutto nelle fasce orarie cruciali per il lavoro e per il trasporto scolastico. E' fondamentale che venga garantito il diritto di ogni cittadino a raggiungere il proprio luogo di lavoro e a ogni studente a frequentare la scuola senza il timore di essere ostacolato da un servizio inadeguato".