Screening mammografico: numeri da record per la radiologia senologica di Lodi
"In soli quattro mesi, abbiamo raggiunto il numero di 4.700 mammografie con un incremento di circa il 25% rispetto al 2022"
Screening mammografico: numeri da record per la radiologia senologica dell'Asst di Lodi
Screening mammografico a Lodi
«Nel 2023, in soli quattro mesi, abbiamo raggiunto il numero di 4.700 mammografie di screening di primo livello, con un incremento di circa il 25% rispetto al 2022. Nel complesso abbiamo eseguito oltre 5.000 screening, tra primo e secondo livello, con un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma la cifra è aggiornata solo fino ad aprile ed è quindi destinata a crescere», spiega la dottoressa Laura Rossi, dal 1° marzo nominata responsabile della Struttura Semplice di Radiologia Senologica dell’ASST di Lodi.
«A questo proposito ringrazio il Direttore Generale, Salvatore Gioia, e la dottoressa Paola Scagnelli, Direttore della Struttura Complessa di Radiologia, per l’opportunità e la fiducia che mi hanno dato conferendomi questa nomina».
«Il grande sforzo e l’impegno dimostrati dall’équipe medica, tecnica ed infermieristica, con il supporto delle associazioni che da anni ci sostengono, sono stati riconosciuti anche da ATS Milano che ha riscontrato il notevole aumento del numero delle mammografie effettuate quotidianamente nelle sedi di Lodi, Sant’Angelo Lodigiano e Codogno», sottolinea la dottoressa Scagnelli.
I dati
Per quanto riguarda l’attività di screening, nei primi 4 mesi del 2023 sono state inviate da ATS 6.500 lettere di invito indirizzate alle donne del Lodigiano: l’adesione è stata del 73% per questi primi mesi dell'anno, superando ampiamente l'obiettivo del 65%. Raggiunto con successo anche il target relativo ai tempi di attesa per i richiami dello screening, che devono avvenire entro 28 giorni nel caso in cui sia necessario un ulteriore approfondimento diagnostico a seguito di una prima mammografia con esito dubbio: il 99% delle donne viene, infatti, convocato prima di tale periodo.
«Questo importante traguardo deve essere un punto di partenza e uno stimolo a fare sempre meglio», osserva la dottoressa Rossi. «Il carcinoma della mammella rappresenta il tumore più frequente nel genere femminile e ne costituisce la prima causa di mortalità. Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato garantiscono una sopravvivenza elevata e il nostro obiettivo è proprio quello di realizzare altri progetti per proseguire su questa strada».
«Mi congratulo con i colleghi dell’équipe di Radiologia Senologica per i risultati raggiunti in un settore cruciale come quello della prevenzione oncologica. I dati dimostrano che la strada intrapresa è giusta: l’obiettivo è migliorare e crescere ulteriormente per offrire un servizio efficace, tempestivo e di alta qualità alle pazienti del territorio Lodigiano. L’adesione al nostro programma di screening è stata elevata, pari al 73%, ma rivolgo comunque un appello alle donne esitanti: non trascurate i controlli lasciando la lettera di invito nel cassetto, una diagnosi precoce può salvare la vita», conclude il Direttore Generale dell’ASST di Lodi, Salvatore Gioia.