Qualità della vita, Lodi è la nona provincia in cui gli anziani vivono meglio
Sono soprattutto i giovani quelli più in difficoltà nel nostro territorio
Sondrio, Gorizia e Trento si distinguono come le province italiane che offrono la migliore qualità della vita rispettivamente per bambini, giovani e anziani. Questi risultati emergono dall’edizione 2024 degli Indici generazionali del Sole 24 Ore, presentati in anteprima al Festival dell’Economia di Trento.
Come racconta il nostro portale nazionale News Prima, la quarta edizione di questa analisi si focalizza sulle risposte dei territori alle esigenze specifiche delle fasce d’età più fragili e strategiche, valutando i servizi offerti e le condizioni di vita e di salute.
Com'è la situazione in provincia di Lodi? Scopriamo fascia d'età per fascia d'età.
Qualità della vita per i bambini: Sondrio prima, Lodi 68esima
L’indice della qualità della vita per i bambini premia Sondrio, protagonista di un significativo balzo in avanti rispetto all’edizione precedente. Questo progresso è attribuito all’alto posizionamento negli indicatori che misurano la competenza numerica e alfabetica, entrambe ben sviluppate in Valtellina, e nell’indice sport e bambini. Seguono sul podio Ravenna e Trieste con Gorizia poco distante.
Gli ultimi posti della classifica sono occupati invece dai capoluoghi dalle province siciliane di Agrigento, Ragusa, Catania e Palermo. Fanalino di coda, Crotone. L’indice per svolgere l'analisi è composto da dodici indicatori. La provincia di Lodi è una delle quaranta peggiori per la qualità della vita dei bambini. Si è infatti classificata 68esima su 107 province.
Uno dei problemi principali riguarda lo spazio abitativo giudicato inadeguato. Un altro è la quantità ridotta di pediatri. Dati rincuoranti, invece, per il numero di giardini scolastici, in questa categoria Lodi è settima.
La tabella della qualità della vita per i bambini con i primi cinque e gli ultimi cinque posti:
Classifica bambini | Provincia | Punteggio |
1 | Sondrio | 526,2 |
2 | Ravenna | 519,7 |
3 | Trieste | 517,5 |
4 | Gorizia | 507,9 |
5 | Udine | 503,9 |
68 | Lodi | 357 |
103 | Agrigento | 230,8 |
104 | Ragusa | 230,8 |
105 | Catania | 226,5 |
106 | Palermo | 212,4 |
107 | Crotone | 176,5 |
Qualità della vita per i giovani: Gorizia prima, Lodi 80esima
Per quanto riguarda i giovani, Gorizia si posiziona al primo posto seguita da Ravenna che conferma la sua forte presenza con un secondo posto anche quest’anno dopo aver vinto nel 2023, e Forlì-Cesena. La top 10 di questo indice è dominata dalle province dell’Emilia-Romagna, con Ferrara e Piacenza che si aggiungono alle già citate mantenendo una performance generalmente positiva. Ottima prestazione anche per Cremona al quinto posto per Bolzano al sesto. La situazione in graduatoria è invece molto più critica per le province del sud della Sardegna che sono all'ultimo posto.
Male anche per le pugliesi Taranto, Brindisi e Foggia. Generalmente, escluso qualche caso isolato come Vibo Valentia al 26esimo posto, le province del sud Italia non sono il posto migliore in cui vivere per i giovani. Il nord Italia ha infatti le realtà più agevoli. Ma di queste realtà non fa certo parte la nostra provincia nonostante sia l'11esima con più ragazzi. Il territorio lodigiano si è infatti posizionato all'80esimo posto su 107.
Che cosa non funziona? Sicuramente l'intrattenimento. Lodi è infatti terzultima in Italia per numero di concerti ed è 90esima per numero di discoteche. Anche le aree sportive non sono moltissime. Per numero di laureati, infine, siamo 76esimi, un risultato tutt'altro che invidiabile.
La tabella della qualità della vita per i giovani con i primi cinque e gli ultimi cinque posti:
Classifica giovani | Provincia | Punteggio |
1 | Gorizia | 586,6 |
2 | Ravenna | 585,6 |
3 | Forlì-Cesena | 579,5 |
4 | Ferrara | 579,2 |
5 | Cremona | 555,2 |
80 | Lodi | 413 |
103 | Foggia | 353,2 |
104 | Reggio Calabria | 351,4 |
105 | Brindisi | 336,2 |
106 | Taranto | 287,3 |
107 | Sud Sardegna | 265,7 |
Qualità della vita per gli anziani: Trento prima, Lodi nona
Trento mantiene la leadership nella qualità della vita per gli anziani in cui era al primo posto anche l'anno scorso. Netta la prevalenza delle province del nord Italia in testa alla classifica. Oltre a Trento, tra le prime dieci figurano ben tre province lombarde. Si tratta di Lodi, Como e Cremona e quattro venete (Treviso, Vicenza, Padova e Verona) oltre a Bolzano. Al nord le province messe peggio sono quelle di Verbano Cusio Ossola in Piemonte al 100esimo posto e Gorizia al 79esimo mentre, generalmente, le altre città settentrionali occupano le posizioni migliori.
Gli ultimi cinque posti della classifica sono occupati da Lucca che è 107esima su 107, Messina, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Grosseto. E Lodi? Come dicevamo, la provincia di Lodi è in top 10, al nono posto, per qualità di vita degli anziani.
Il territorio lodigiano è secondo per numero di geriatri ed è nei primi venti posti per numero di letti nelle rsa e utenti dei servizi sociali comunali ma è anche nelle prime posizioni per consumo di farmaci. Un altro aspetto positivo, il numero di biblioteche.
La tabella della qualità della vita per gli anziani con i primi cinque e gli ultimi cinque posti:
Classifica anziani | Provincia | Punteggio |
1 | Trento | 632 |
2 | Como | 593 |
3 | Cremona | 587,8 |
4 | Bolzano | 576,3 |
5 | Treviso | 567,7 |
9 | Lodi | 535 |
103 | Grosseto | 316,4 |
104 | Vibo Valentia | 313 |
105 | Reggio Calabria | 307,5 |
106 | Messina | 307,2 |
107 | Lucca | 295,2 |
Le tendenze nella distribuzione del benessere
Gli indici generazionali confermano tendenze consolidate nella distribuzione del benessere territoriale in Italia. Le province del Sud si trovano frequentemente in fondo alla classifica, con l'aggiunta di Lucca che chiude l’indice per gli anziani. Le grandi aree metropolitane mostrano performance mediocri, soprattutto in termini di benessere giovanile, con Bologna e Firenze come eccezioni. Le grandi città come Milano, Bari, Catania, Napoli, Palermo e Roma registrano punteggi bassi, con Roma al 98° posto.
I dati storici evidenziano sfide crescenti: il numero di pediatri è in calo, con una diminuzione da 17.257 nel 2023 a 16.806 nel 2024. Le competenze numeriche e alfabetiche non adeguate mostrano solo lievi miglioramenti, mentre i delitti a danno di minori sono in aumento. Per i giovani, si osserva una diminuzione della disoccupazione giovanile e dei canoni d’affitto, ma anche una riduzione dei matrimoni e delle imprese giovanili. L’età media al parto continua a salire, mentre per gli anziani aumentano il consumo di farmaci antidepressivi e il numero di geriatri, con una contemporanea diminuzione degli infermieri.
In sintesi, l’edizione 2024 degli Indici generazionali del Sole 24 Ore offre uno spaccato dettagliato e complesso della qualità della vita per diverse fasce d’età in Italia, evidenziando progressi e criticità nei vari territori del Paese.