Peste suina, la consigliera Baffi chiede alla Regione maggiori investimenti
In provincia di Lodi possono fare domanda gli allevamenti che si trovano nel territorio di 14 comuni
La consigliera regionale Patrizia Baffi chiede alla Regione di stanziare maggiori fondi per gli allevamenti contro la peste suina.
"Più fondi contro la peste suina"
“Nei giorni scorsi ho scritto all’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi, dopo aver raccolto sul territorio diverse istanze in merito ai criteri di zonizzazione del bando regionale dedicato agli interventi di biosicurezza per gli allevamenti di suini con lo scopo di contrastare la diffusione della peste suina africana: ho chiesto all’assessore, inoltre, informazioni sulla possibilità di stanziare ulteriori risorse sul bando, proprio per estendere in futuro la zonizzazione e il perimetro delle aree beneficiarie. La risposta dell’Assessore è stata puntuale: non è escluso - mi ha comunicato - che in futuro il bando venga potenziato con ulteriori risorse”.
Così Patrizia Baffi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, presidente della commissione sanità e membro della commissione agricoltura di Regione Lombardia, che ha scritto a Beduschi per chiedere informazioni sulla possibilità che attraverso il reperimento di ulteriori risorse possa essere estesa la zonizzazione del Bando regionale dedicato agli interventi di biosicurezza per gli allevamenti di suini per il contrasto della diffusione della Peste Suina Africana.
In quali comuni si può presentare la domanda
“Nella sua struttura – continua Patrizia Baffi - il Bando si rivolge agli allevamenti ricadenti in tre aree. Nella provincia di Lodi possono presentare domanda le aziende suinicole situate in 14 comuni e per questo ho ricevuto richieste di informazioni da parte di numerose aziende che al momento non possono inoltrare domanda”.
In base ai criteri del bando, nella provincia di Lodi possono presentare domanda le aziende situate nel territorio di Boffalora d’Adda, Borghetto Lodigiano, Corte Palasio, Galgagnano e Maccastorna in quanto considerati a rischio medio-alto, così come quelle di Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Corno Giovine, Guardamiglio, Orio Litta, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Senna Lodigiana e Somaglia in quanto contigui alla regione Emilia-Romagna.