Medicina del dolore, ASST Lodi: circa 3000 i pazienti trattati
Secondo le statistiche stilate dal Ministero della Salute il 25% della popolazione italiana soffre di dolore cronico o persistente
Sono circa 3 mila i pazienti che quotidianamente si recano presso l’Ambulatorio di Medicina del Dolore per ricevere i trattamenti necessari: 5 sedute alla settimana all’Ospedale Maggiore di Lodi e 2 al Presidio di
Casalpusterlengo.
Medicina del dolore, Lodi
L'intera comunità lodigiana continua ad apprezzare l'attività svolta dai 6 anestesisti formati ad hoc che quotidianamente si dedicano alla cura dei pazienti affetti da una sintomatologia dolorosa acuta o cronica, benigna o oncologica.
Secondo le statistiche stilate dal Ministero della Salute ben il 25% della popolazione italiana soffre di dolore cronico o persistente. Questa tipologia di dolore, se non curata adeguatamente rischia di influire maggiormente sulla salute e sul benessere del paziente, proprio come spiega Gianluca Russo, primario della struttura di Anestesia e Rianimazione e responsabile della Medicina del Dolore dell’ASST:
"Finisce per influire negativamente su tutti gli aspetti della salute e del benessere del paziente e può portare ad una perdita di autostima, associata spesso a depressione e ansia. Il dolore cronico – aggiunge- se precisamente valutato e identificato da un medico esperto in terapia del dolore, nella maggioranza dei casi può essere notevolmente alleviato."
I pazienti che si interessano alla terapia del dolore presentano una sintomatologia dolorosa cronica o persistente, oltre che acuta, la quale deriva da una serie di patologie come: condizioni dolorose funzionali quali cefalee primarie, cervicalgia, lombalgia, dolori di origine osteoarticolare e muscolare, fibromialgia, neuropatie da Herpes Zoster, diabetica.
In caso di dolore post chemioterapia e post chirurgia è importante ricordare i report statistici, i quali evidenziano che il dolore persistente coinvolge il 5/ 10% dei casi.
La maggior parte dei pazienti che si presentano all'ambulatorio diretto da Russo sono persone over 50 ed in particolare che superano gli 80 anni. Sono davvero pochi i casi di di un'età inferiore e solitamente si tratta di sportivi e soggetti affetti da patologie degenerative precoci, e si tratta del circa il 10%.
"Spesso le persone che arrivano al nostro ambulatorio – racconta Gianluca Russo – hanno già
assunto antidolorifici che, tuttavia, non hanno sortito granché e hanno bisogno di approfondire
l’intervento terapeutico."
L'equipe di specialisti della Medicina del Dolore dell’ASST si occupano anche delle diagnosi, poiché esperti anche nell’utilizzo dell’ecografo applicato alla terapia del dolore. Grazie al quale è possibile confermare o meno il sospetto diagnostico ovvero l’origine del dolore.
Come ricorda il primario di Anestesia e Rianimazione l'offerta del trattamento è cresciuta esponenzialmente, per questo si spera di estendere questa opportunità a beneficio dell'intero territorio lodigiano.