Lodi

Maxi indagine fotografica sull'acqua e sulla cultura del Lodigiano

Al via il progetto che sarà gestito dal fotografo internazionale Gabriele Cecconi: alla fine una mostra e una pubblicazione

Maxi indagine fotografica sull'acqua e sulla cultura del Lodigiano
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Al via il progetto fotografico sul territorio Lodigiano che prende il nome di “L’acqua nel Lodigiano, un'indagine fotografica”.

Indagine fotografica sul reticolo idrico

Lodi è situata su un reticolo d’acqua tra l’Adda e il Po, che ha sempre rappresentato un’inestimabile fonte di ricchezza. Il territorio possiede un sistema di irrigazione e di canali storicamente tra i più antichi e completi a livello mondiale.

Il progetto vince un bando del Ministero della Cultura, presentato dal Gruppo Fotografico Progetto Immagine in collaborazione con la Provincia di Lodi e prevede l’affidamento di un incarico al fotografo professionista Gabriele Cecconi, reportagista di fama mondiale, con esperienza su tematiche ambientali.

L'analisi dopo la grande siccità del 2022

La scelta di proporre un’indagine fotografica è particolarmente significativa, oltre che per le caratteristiche demo-etno-antropologiche del territorio anche a causa della grave situazione idrica che nel 2022 ha investito il nord-Italia, con conseguenze drammatiche sul tessuto economico-sociale dell’area

La Provincia di Lodi, a partire dal 1997, ha avviato campagne catalografiche volte al censimento dei beni architettonici, storico-artistici e demo-etno-antropologici, confluita nel Sistema Informativo Regionale Beni Culturali. Nel 2003 viene affidato a Gabriele Basilico l’incarico di realizzare 500 fotografie aventi soggetto i beni architettonici catalogati nel S.I.R.Be.C. Parte di quelle immagini vertono sulla presenza dell’acqua nel territorio.

Attualizzare le indagini di 20 anni fa

A 20 anni di distanza, l’incarico a Gabriele Cecconi, intende attualizzare l’indagine dando particolare rilievo ai mutamenti occorsi nella presenza e nello sfruttamento dell’acqua e al binomio tra opera della natura e opera dell'uomo nel modellamento del paesaggio.

Il lavoro fotografico sarà inoltre volto ad approfondire le ricadute antropologiche, sociali ed economiche legate alla presenza dell’acqua laddove gli interventi più significativi dell'uomo sulla conformazione della terra sono proprio quelli che trasformano l'idrografia.

Il racconto attraverso le immagini

A partire da oggi il fotografo inizierà a raccontare attraverso il suo sguardo il territorio e i suoi protagonisti, realizzando un grande affresco che ci aiuterà a comprendere il contemporaneo.

Il primo tassello per l’edizione del 2023 del Festival della fotografia Etica parte oggi.

Pubblicazione e mostra a fine lavoro

Questo grande lavoro produrrà come risultato una pubblicazione e una mostra che saranno presentate durante la 14° edizione del Festival della Fotografia Etica e successivamente faranno parte di una mostra itinerante sul territorio provinciale e regionale.

Infine le opere fotografiche saranno acquisite dalla raccolta di arte moderna e contemporanea della provincia di Lodi (R.A.MO.CO.) gettando le basi per un futuro archivio fotografico del territorio.

Il progetto sarà gestito da Alberto Prina, coordinatore del Festival della Fotografia Etica e la curatela sarà affidata a Laura Covelli, curatrice del Festival e responsabile dei progetti Educational.

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