Lodi: approvati i progetti di videosorveglianza in undici Comuni della provincia
Prevista l’installazione di telecamere e sistemi di lettura targhe in aree ritenute sensibili

Ieri mattina, 22 luglio 2025, nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata e alla presenza dei vertici delle Forze dell’Ordine, sono stati approvati i progetti di videosorveglianza presentati dai Comuni di: Borghetto Lodigiano, Casalpusterlengo, Lodi Vecchio, Maleo, Marudo, Massalengo, Sant’Angelo Lodigiano, Santo Stefano Lodigiano, Senna Lodigiana, Somaglia e dall’Unione Nord Lodigiano.
Riunione del Comitato
Gli interventi rientrano nei Patti per la sicurezza urbana, già sottoscritti dal Prefetto e dai Sindaci dei Comuni coinvolti, e prevedono l’installazione di telecamere e sistemi di lettura targhe in aree ritenute sensibili.
Gli strumenti introdotti mirano a rafforzare la collaborazione operativa tra le Forze di polizia e le Polizie locali, con l’obiettivo di migliorare lo scambio informativo, prevenire i reati, contrastare le situazioni di rischio e tutelare il decoro urbano.
Grazie all’approvazione dei progetti e alla sottoscrizione dei Patti, i Comuni interessati potranno accedere al bando di finanziamento promosso dal Ministero dell’Interno, che sostiene con risorse proprie gli interventi in materia di sicurezza urbana.
I progetti verranno ora trasmessi dalla Prefettura con parere favorevole agli uffici competenti del Ministero, incaricati di valutare la finanziabilità e definire la graduatoria nazionale.
Nel precedente ciclo di presentazione, tra gli otto progetti trasmessi dal territorio lodigiano, quelli di Lodi e Zelo Buon Persico sono stati ammessi al finanziamento.
Il commento del Prefetto
A margine dell’incontro, il Prefetto Enrico Roccatagliata, rivolgendosi ai primi cittadini, ha espresso il proprio apprezzamento per l’impegno dimostrato e ha sottolineato:
"L’utilizzo di strumenti tecnologici evoluti svolge una duplice funzione, sia per la prevenzione dei reati sia per agevolare l’azione repressiva. E' stato fatto un ulteriore passo per realizzare una sempre maggiore collaborazione tra Sindaci e Forze di polizia per la sicurezza urbana delle comunità locali".