Le scuole cadono a pezzi e gli studenti lodigiani scendono in piazza, il rappresentante del Tosi: "Protesta apolitica e pacifica"
I ragazzi manifesteranno contro situazioni di edilizia scolastica critiche e contro la riforma del Ministro Valditara che taglierebbe un anno di scuola a tecnici e professionali
L'edilizia scolastica in condizioni critiche e la riforma del Ministro considerata assurda, sono questi i motivi principali per cui martedì 26 marzo 2024, gli studenti lodigiani scendono in piazza. Il ritrovo alle 9 in piazza Castello a Lodi dove partirà un corteo approvato dalle autorità competenti.
Studenti lodigiani in piazza il 26 marzo
"Scuola pericolosa e poco igienica"
Alla base della protesta, un'esigenza condivisa dai rappresentanti d'Istituto del territorio:
"Le conclusioni a cui tutti siamo arrivati sono che da parte delle istituzioni, in particolare modo della provincia - affermano gli organizzatori - non ci sono state le risposte che ritenevamo adeguate soprattutto per quanto concerne l’edilizia scolastica. Crediamo che le scuole lodigiane destino in situazioni di edilizia scolastica critiche, parlo del Tosi dove abbiamo lavori che vanno avanti da mesi e non si vede una luce in fondo al tunnel. L'ambiente è pericoloso, insalubre e poco igienico, basti pensare ai soli due bagni che da mesi sono destinati a più di 300 ragazzi."
È per questo che hanno deciso di scendere in piazza ma certamente non è l'unica ragione. Altro punto su cui si concentra la protesta sarà infatti quello della riforma Valditara che, secondo gli studenti del Tosi e non solo, è una proposta di legge assurda che sacrifica settori importanti come gli istituti tecnici e professionali destinandoli a diplomi di serie B.
Sarà una protesta apolitica e pacifica
Per chi non lo sapesse, l'intenzione del Ministro dell'Istruzione Valditara sarebbe quella di tagliare un anno di scuola ai tecnici e ai professionali avviandoli da subito verso il lavoro e verso gli ITS(Istituti tecnologici superiori) con il coinvolgimento di altri enti pubblici e privati come le aziende che potrebbero intervenire nella programmazione delle scuole.
"Verranno tenuti discorsi da parte nostra, dei rappresentanti e di noi del Tosi per far capire le motivazioni della nostra scelta - continua Lorenzo Vanoli - Ci tengo a precisare che la protesta sarà totalmente apolitica e pacifica ed è stata approvata dalle autorità competenti e dal Questore."
Il corteo da piazza Castello al Duomo
Dopo la partenza da piazza Castello, i manifestanti si muoveranno prendendo via Vittorio Emanuele e arrivando al Duomo per poi procedere verso via Fanfulla dove si fermeranno sotto la sede della Provincia pacificamente per poi tornare in piazza Castello.
L’orario di rientro è previsto per le 12 e aderiranno diverse scuole del lodigiano. Verrà espresso inoltre il sostegno a tutti gli agricoltori europei che da mesi protestano.
"Crediamo che ora più che mai, con uno stato e una scuola in netta difficoltà, sia necessario risvegliarsi dal sonno. In un popolo di brontoloni, mai disposto a metterci la faccia - conclude Vanoli - crediamo che la ripartenza debba venire da noi giovani. Crediamo che questa protesta pacifica possa smuovere la passività delle istituzioni e dare il la per un nuovo inizio.”