L’ASST di Lodi introduce la teleriabilitazione, un sistema che permette ai pazienti di proseguire i programmi terapeutici a domicilio grazie a sensori e monitoraggio a distanza da parte dei fisioterapisti. Un progetto che coinvolge le strutture di Sant’Angelo Lodigiano e Casalpusterlengo.
(Foto di copertina: Equipe riabilitazione Sant’Angelo Lodigiano)
Nel Lodigiano arriva la teleriabilitazione
Entro la fine dell’anno la teleriabilitazione diventerà realtà nelle strutture dell’ASST di Lodi dedicate alla riabilitazione specialistica e generale geriatrica. Questo sistema innovativo consente di proseguire i percorsi terapeutici iniziati in ospedale anche a domicilio, con il monitoraggio costante dei fisioterapisti tramite strumenti digitali avanzati.
Il progetto coinvolge le due unità complesse guidate da Silvia Mandrini e Ornella Restivo, nominate primarie nel giugno scorso. Mandrini dirige la struttura di Sant’Angelo Lodigiano, attiva in ASST dal 2016, mentre Restivo guida quella di Casalpusterlengo, presente nell’azienda sanitaria dal 1998.
Come funziona la teleriabilitazione
Il servizio sarà riservato a pazienti selezionati, con una certa dimestichezza con le tecnologie, come sottolinea la primaria Silvia Mandrini. I pazienti, o i loro caregiver, riceveranno una formazione specifica e utilizzeranno sensori applicati agli arti superiori o inferiori. Questi strumenti misureranno con precisione gli angoli di movimento articolare e invieranno i dati ai fisioterapisti, consentendo di monitorare a distanza l’esecuzione corretta degli esercizi.
“Si tratta di una tecnologia che permette una precisione molto superiore a quella dell’occhio umano”, spiega Mandrini.
Le strutture coinvolte
Le due unità riabilitative contano complessivamente 74 posti letto (più 4 dedicati alla riabilitazione respiratoria) e offrono sia riabilitazione specialistica, per pazienti con postumi di chirurgia ortopedica o neurologica, sia generale geriatrica, destinata ad anziani con fragilità, disabilità croniche e più patologie contemporanee.
Come evidenzia Ornella Restivo, “i pazienti geriatrici non possono sempre affrontare programmi intensivi, ma possono beneficiare di percorsi estensivi a bassa o media intensità”.
Alcuni dati
Nel 2024, a Sant’Angelo Lodigiano sono stati registrati 468 ricoveri, mentre a Casalpusterlengo 340, nonostante meno posti letto. Complessivamente, nell’Alto Lodigiano sono state erogate 2.650 prestazioni medico-fisiatriche ambulatoriali, 22.000 trattamenti fisioterapici e 17.700 sedute di terapia fisica, tra elettroterapia, laserterapia, magnetoterapia e onde d’urto.
A Casalpusterlengo si sono contate 10.000 giornate di degenza e oltre 26.000 prestazioni ambulatoriali tra visite e trattamenti.
L’ASST di Casalpusterlengo sta inoltre sviluppando un hub dedicato alla diagnosi, prevenzione e trattamento dell’osteoporosi e delle malattie della fragilità ossea, introducendo terapie innovative ed evolute, confermando l’impegno dell’azienda nel potenziare la qualità dell’offerta sanitaria sul territorio.