Pubblicato:
Aggiornato:
I risultati dell'indagine
La classifica degli stipendi: in Lombardia quelli più alti, Lodi è sesta
I dati collezionati mostrano che a Lodi le buste paga viaggiano sui 29.762 euro all'anno, in linea con la media nazionale.
La provincia lombarda con i guadagni migliori è Milano, subito dopo Monza Brianza e Varese. Lodi è sesta dopo Como e Bergamo.
Lodi è sesta in Lombardia
In Italia la stima delle buste paga si assesta su di una media annuale di 29.840 euro. Questi sono i risultati della ricerca di JobPricing, si tratta di una classifica retributiva di regioni e province italiane in base alla retribuzione annua lorda. Prima in classifica c'è la Lombardia con 32mila euro lordi all'anno di stipendio, circa 1.800 euro netti al mese.
Milano è la provincia lombarda con i lavoratori più pagati, 35mila euro all'anno. Però tra il capoluogo di regione e alcune delle altre province c'è una forbice di 7mila euro. A Lodi gli stipendi sono di 29.762 euro lordi e si posiziona sesta. I fanalini di coda sono Sondrio e Pavia.
Tra le prime dieci della classifica italiana, la Lombardia occupa ben tre posizioni. Al primo posto c'è Milano con una retribuzione media di 35.724 euro. La provincia di Monza e Brianza si classifica invece ottava con 31.376 euro seguita al nono posto da Varese con 31.351 euro.
21esima su 107 province
Nella top 20 ci sono anche le province di Como al 14esimo posto con 30.418 euro e di Bergamo al 20esimo con 29.880 euro. Poco dopo troviamo al 21esimo su 107 la provincia di Lodi 29.762 euro, lì vicino c'è Brescia con 29.711 euro. Al 24esimo posto Cremona con 29.655 euro e Lecco in 25esima con 29.651 euro.
I fanalini di coda lombardi sono la provincia di Mantova con 28.554 euro, è 43esima, la provincia di Sondrio che si è fermata al 46esimo posto con 28.404 euro e infine c'è Pavia con i suoi 28.288 euro al 48esimo posto. In conclusione si conferma la prevedibile e triste netta divaricazione tra salari nel nord e salari del sud.
Il ceo di JobPricing Alessandro Fiorelli ha dichiarato che si tratta di un chiaro indicatore di un’Italia a due velocità, è uno dei problemi più gravi che il paese ha e fatica ad affrontare.
