Lodi

Il Maggiore fa scuola: 4 giovani cardiologi in ospedale per imparare le nuove tecniche

I giovani medici hanno deciso di consolidare le proprie conoscenze riguardo alcune nuove tecniche chirurgiche

Il Maggiore fa scuola: 4 giovani cardiologi in ospedale per imparare le nuove tecniche
Pubblicato:
Aggiornato:

All'ospedale di Lodi quattro giovani chirurghi stanno consolidando le proprie conoscenze su nuove tecniche cardiologiche.

4 giovani cardiologi “a scuola” all'ospedale di Lodi

La Cardiologia dell’ospedale di Lodi, diretta da Pietro Mazzarotto, fa scuola: il suo team di aritmologia – specialità che si occupa di prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi del rimo cardiaco – tra ieri, mercoledì 9 ottobre 2024,e oggi, giovedì 10 ottobre 2024, quattro giovani cardiologi – uno proveniente da un centro ospedaliero lombardo, gli altri tre da fuori regione – che hanno deciso di consolidare il loro know how in merito ad una nuova procedura di impianto di pacemaker.

I quattro specialisti ospiti a Lodi assisteranno, nella due giorni, in sala operatoria, ad alcune procedure di impianto di pacemaker con la nuova metodica; successivamente ci sarà un confronto sulla più recente letteratura al riguardo e sulle indicazioni secondo le linee guida internazionali.

Il direttore della Cardiologia Luca Poggio
L'aritmologo Luca Poggio

Il nuovo metodo per far funzionare il cuore

La metodica è stata introdotta al Maggiore lo scorso anno ad opera di Luca Poggio, aritmologo, che ha trasferito, giungendo a Lodi, tutta la propria esperienza nel campo dell’elettrostimolazione cardiaca maturata in una grossa struttura ospedaliera lombarda.

La procedura di impianto di pacemaker per “stimolazione selettiva della branca sinistra”, avviata in Cina nel 2018 e da lì diffusasi in tutto il mondo, “permette, tramite recentissime e innovative tecnologie, di ottenere – spiega Poggio – una stimolazione cardiaca artificiale pressoché sovrapponibile al battito cardiaco normale, arrivando quasi ad azzerare tutte le potenziali problematiche relative alla stimolazione artificiale convenzionale”.

Numerosi benefici per i pazienti

I benefici per il paziente – condividono gli esperti – sono soprattutto un miglior recupero clinico e una migliore funzionalità, per una qualità di vita ottimale. È possibile ritenere – spiegano gli specialisti - che la stimolazione della branca sinistra possa rappresentare non più solo un'alternativa bensì una prima scelta per quanto riguarda la stimolazione di un cuore insufficiente.

Il Maggiore fa scuola: 4 giovani cardiologi in ospedale per imparare le nuove tecniche

Dall’anno scorso ad oggi sono stati oltre un centinaio i pazienti trattati a Lodi con tale metodica: “E la curva è in crescita – aggiunge Luca Poggio – tanto che ormai siamo ad un punto in cui in cui decidiamo dove non è significativo adottarla.

I pazienti avevano in gran parte un’età avanzata, anche se è capitato – ricorda l’aritmologo – di eseguire la procedura su un cardiopatico quarantenne.

Il Maggiore nella “èlite” degli ospedali italiani

I dati di attività registrati hanno consentito all’Ospedale Maggiore di essere inserito all’interno di una cerchia di una decina di centri che hanno contribuito alla creazione del primo Registro italiano, recentemente presentato e in fase di pubblicazione presso la Società Europea di Cardiologia.

“Questo è per noi motivo di grande orgoglio ricorda soddisfatto Poggio.

Nei fatti il Registro nazionale monitorerà e codificherà in termini di sicurezza e d efficacia la nuova proceduta di impianto.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali