Il Comune di Zelo rende omaggio al pittore 98enne Giovanni Battista Negroni
Nonostante l'età si interessa ancora di pittura e progetta una mostra personale
L’Amministrazione comunale rende omaggio al pittore Giovanni Battista Negroni.
L'omaggio al pittore 98enne Giovanni Battista Negroni
A 98 anni si interessa ancora di pittura e progetta una mostra personale che l’Amministrazione comunale di Zelo Buon Persico si è già detta pronta ad ospitare. Giovanni Battista Negroni, zelasco doc, ha l’amore per l’arte che scorre nelle vene e, quando si parla di mostre, quadri e colleghi pittori, energia e passione affiorano istantaneamente nei suoi occhi.
Il sindaco Angelo Madonini, ha voluto incontrarlo sabato 25 febbraio 2023, insieme al vicesindaco Daniela Brocchieri e all’assessore Guido Davoglio per consegnarli una targa onorifica, in segno di gratitudine per aver donato al comune di Zelo il dipinto “Natura morta con melograno”, oggi esposto nella sede municipale.
«Un omaggio per ringraziare il nostro concittadino del generoso contributo, ma anche per sottolineare l’importanza e la solidità di una carriera lunga una vita che lo ha portato essere stimato e premiato in diverse occasioni - afferma il sindaco Madonini -. Abbiamo incoraggiato e sosterremo la sua prossima esposizione che vorremmo si tenesse già quest’anno a Zelo, magari in primavera o in autunno. Negroni, oltre che un pittore apprezzato per l’accuratezza delle opere, è un vero modello di tenacia e dedizione: la sua testimonianza e il suo impegno meritano di essere riconosciuti».
Una nuova mostra
Fin da giovane, mentre lavorava come tecnico alle dipendenze del comune di Milano, occupandosi della gestione di oltre 400 impianti elevatori, tra cui quelli dello stadio di San Siro, Negroni nel tempo libero si dedicava a paesaggi, nature morte e soggetti sacri.
«Amavo dipingere, ma all’inizio non avevo grandi risorse - spiega Negroni - non potevo permettermi belle cornici e regalavo i miei lavori ai parenti. In camera da letto ho appeso di recente un dipinto che ho restaurato, è fatto su compensato e porta la data del ‘44 (raffigura l’immagine di Cristo che guarda dall’alto la città di Gerusalemme, ndr)».
Con il tempo sono arrivate anche le tele adatte a partecipare ai concorsi e alle rassegne e con esse le prime segnalazioni dei critici d’arte e qualche premio.
Oggi Negroni vive a Zelo, insieme alla moglie, Romilda Bresolin, originaria di Asolo, che ha sposato nel ‘55 e da cui ha avuto tre figli. Ha un desiderio che spera di poter concretizzare presto: «Custodisco ancora in casa diversi dipinti, alcuni senza cornice o su un supporto semplice: mi piacerebbe finalmente poterli mettere in mostra».