Nel 2025 l’ASST di Lodi ha registrato un forte incremento dell’attività di ricerca: sono stati autorizzati venti studi clinici, molti dei quali multicentrici, con il coinvolgimento di professionisti sanitari delle diverse strutture ospedaliere dell’Azienda guidata da Guido Grignaffini.
Un servizio dedicato ai ricercatori
Per accompagnare questa crescita è stato istituito un servizio di supporto alla ricerca, che affianca i professionisti nella progettazione degli studi e nei rapporti con il Comitato Etico Lombardia 1, organismo competente per le autorizzazioni.
A coordinare il servizio è Greta Ghizzardi, tutor del corso di laurea in Infermieristica a Lodi e dottore di ricerca in Scienze Infermieristiche e Sanità Pubblica. Il suo compito è quello di fare da raccordo tra i diversi interlocutori, sostenendo i ricercatori nella definizione degli obiettivi e nella stesura dei protocolli.
Le prospettive future
L’Azienda si prepara a dotarsi di una piattaforma avanzata di data repository, archivi digitali destinati alla ricerca scientifica, che consentiranno di ampliare ulteriormente le possibilità di studio. Tra i reparti più attivi figurano Cardiologia, Psichiatria, Neurologia, Radiologia Interventistica, oltre alla Direzione delle professioni sanitarie e socio sanitarie (DAPSS) e ai servizi di promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP) e Risk Management.
La maggior parte delle indagini è di tipo osservazionale, con analisi di fenomeni clinici ed epidemiologici. Non mancano però studi farmacologici e trial clinici randomizzati. L’età media dei professionisti impegnati è di 45 anni.
“Prima del 2020 venivano autorizzati circa cinque studi all’anno – sottolinea Ghizzardi – oggi sono quadruplicati. Un risultato significativo per un’azienda che non ospita cliniche universitarie.”