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Fronte comune contro la ludopatia: tutti i 61 Comuni del Lodigiano firmano la “Carta Etica” contro il gioco d’azzardo

Impegno corale del territorio lodigiano per la prevenzione e il contrasto del Disturbo da Gioco d'Azzardo (DGA), un fenomeno che nel 2023 ha assorbito mezzo miliardo di euro dalla provincia

Fronte comune contro la ludopatia: tutti i 61 Comuni del Lodigiano firmano la “Carta Etica” contro il gioco d’azzardo

Tutti i 61 Comuni dell’Ambito di Lodi hanno sottoscritto la Carta Etica contro il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP), impegnandosi in un’azione sinergica per la prevenzione e il contrasto di un fenomeno che nel 2023 ha assorbito ben 500 milioni di euro dal territorio lodigiano.

“Carta Etica” contro il gioco d’azzardo

Una mossa territoriale senza precedenti nel Lodigiano per affrontare una delle emergenze sociali e sanitarie più complesse: il Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA), comunemente noto come ludopatia. Mercoledì 25 novembre 2025, presso la città di Lodi, è stata ufficialmente sottoscritta la Carta Etica contro il gioco d’azzardo da parte di tutti i 61 Comuni dell’Ambito territoriale. L’accordo, firmato in rappresentanza di tutte le municipalità dalla Presidente dell’Assemblea dei Sindaci, Nathalie Sitzia, rappresenta un importante passo avanti nell’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno, approvato precedentemente nell‘Assemblea dei Sindaci del 28 ottobre scorso.

Questa iniziativa si inserisce organicamente all’interno del Piano Operativo Locale GAP (Gioco d’Azzardo Patologico), promosso dall’ATS Città Metropolitana di Milano. L’obiettivo primario dei Comuni firmatari è chiaro: promuovere una comunità più attenta alla salute e al benessere dei propri cittadini.

Mentre la Carta riconosce il gioco come un diritto e bisogno umano essenziale – in grado di favorire crescita personale, relazioni sociali e benessere – il gioco d’azzardo patologico è identificato come un grave problema che genera dipendenza e compromette seriamente la salute e la stabilità economica di chi ne è vittima.

I 9 impegni

Attraverso la sottoscrizione di questo documento, i Comuni si assumono una serie di responsabilità chiave:

  1. Informare, per aumentare la consapevolezza sui rischi del gioco d’azzardo in ogni sua forma;
  2. Rappresentare il fenomeno, attraverso l’individuazione di referenti nelle Amministrazioni;
  3. Contrastare le pubblicità e le comunicazioni sulle vincite, attraverso la collaborazione delle Amministrazioni e dei commercianti;
  4. Sensibilizzare, attraverso iniziative rivolte al territorio per l’intercettazione precoce dei soggetti con disturbo da gioco d’azzardo;
  5. Favorire alternative, promuovendo occasioni di incontro sane e orientate alla crescita personale e della comunità;
  6. Organizzare iniziative di prevenzione per contrastare il gioco d’azzardo;
  7. Formare, attraverso corsi di formazione rivolti a figure educative, operatori sociali e Forze dell’Ordine;
  8. Sostenere le persone che faticano a uscire dalla dipendenza dell’azzardo;
  9. Contrastare, ogni forma di gioco di azzardo che produce dipendenza attraverso la creazione di una rete tra le diverse componenti della società locali.

La Presidente Nathalie Sitzia ha sottolineato la gravità del Disturbo da Gioco d’Azzardo:

“È una condizione sociale e sanitaria che logora individui, famiglie e intere comunità. I singoli Comuni non possono affrontare questa emergenza isolatamente: è imperativo che lavorino in sinergia tra loro, insieme ai servizi socio-sanitari, agli enti del Terzo Settore e alla società civile, per potenziare la prevenzione, l’assistenza e la sensibilizzazione su tutto il territorio”.

I dati allarmanti nel Lodigiano

L’urgenza di un’azione efficace è tristemente confermata dai dati. Durante un incontro del 21 maggio, il Servizio Dipendenze (SerD) dell’ASST di Lodi ha reso noti i numeri della spesa per l’azzardo nel solo 2023:

  • 231 milioni di euro per il gioco d’azzardo online.
  • 269 milioni di euro per il gioco d’azzardo fisico (slot, lotterie, ecc.).

Per un totale sbalorditivo di 500 milioni di euro spesi in un anno nel Lodigiano.

Inoltre, nel ventennio compreso tra il 2004 e il 2024, sono state 524 le persone assistite con una diagnosi primaria di Disturbo da Gioco d’Azzardo. Questo profilo è costituito al 90% da uomini, con un’età media intorno ai 50 anni e prevalentemente di cittadinanza italiana (83%).

I prossimi passi

Il Piano GAP non si ferma alla firma. Nel corso dell’anno sono già stati realizzati diversi incontri di sensibilizzazione e formazione rivolti a operatori e operatrici del settore, a cura di Spazio Giovani Impresa sociale, in collaborazione con Ufficio di Piano – Ambito di Lodi, ACSI e l’ASST di Lodi. Ulteriori attività di prevenzione e supporto saranno implementate nei prossimi mesi per dare seguito concreto agli impegni sottoscritti.

Per maggiori informazioni scrivere a: comunicazione@ufficiodipiano.lodi.it