Ecco a nuovo i reparti di terapia intensiva e semintensiva del Maggiore di Lodi
Gli interventi grazie ai fondi post Covid: "Per i pazienti e il personale un luogo sempre più all'avanguardia"
Interventi per oltre 3 milioni all'ospedale di Lodi: rinnovati i reparti di Terapia Intensiva e Semintensiva con nuovi spazi e nuove macchine.
Maxi lavori e nuovi strumenti all'ospedale di Lodi
È stato inaugurato il reparto rinnovato di Terapia Intensiva e Semintensiva dell’Ospedale Maggiore di Lodi, dopo i lavori di adeguamento strutturale e impiantistico che hanno coinvolto il settimo piano del presidio ospedaliero.
In particolare l’intervento ha riguardato la conversione del blocco operatorio in nove posti letto di Terapia Intensiva, previa realizzazione di due sale operatorie sostitutive, e la ristrutturazione finale della Terapia Semintensiva con 13 posti letto ad alto contenuto tecnologico e assistenziale (convertibili in terapia intensiva in caso di necessità).
Oltre alla riqualificazione generale degli spazi e degli impianti, l’intervento ha permesso di rinnovare le apparecchiature elettromedicali in dotazione e di acquisire ulteriori ventilatori polmonari e monitor multiparametrici.
Investimento di oltre 3 milioni di euro
I lavori sono stati realizzati grazie ai fondi messi a disposizione per il riordino della rete ospedaliera nazionale durante l’emergenza Covid, destinati a fronteggiare adeguatamente le emergenze pandemiche e sanitarie presenti e future, per un importo complessivo di 3 milioni 304mila e 700 euro.
"Reparti sempre più all'avanguardia per pazienti e personale"
“Grazie all’intervento complessivo di ristrutturazione degli spazi e degli impianti, possiamo garantire ai pazienti e al personale sanitario che lavora in area critica un ambiente di cura totalmente migliorato e dagli elevati standard tecnologici”, dichiara il direttore generale Guido Grignaffini.
La facciata dell'Ospedale Maggiore di Lodi:
“Si tratta di un’area dove lavorano medici, infermieri e operatori socio-sanitari preparati e sempre presenti, che si dedicano con passione e impegno all’assistenza dei casi più complessi. Un ringraziamento a tutti loro e ai professionisti dell’area amministrativa che in questi mesi, con grande spirito di squadra, si sono impegnati per il raggiungimento di questo importante traguardo”.
Chi era presente all'inaugurazione
Al taglio del nastro hanno partecipato i componenti della direzione strategica dell’Asst di Lodi e le autorità civili e religiose del territorio, tra cui il prefetto Enrico Roccatagliata, il sindaco Andrea Furegato, il questore Pio Russo, il presidente della Provincia Fabrizio Santantonio, il presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci Osvaldo Felissari e la consigliera di Regione Lombardia Roberta Vallacchi. Il vescovo Maurizio Malvestiti ha benedetto gli spazi esprimendo vicinanza e sostegno ai degenti, ai loro familiari e a quanti si prendono cura delle persone che soffrono.
Erano presenti pure i direttori di struttura e dipartimento dell’Asst, a partire dal direttore di Anestesia e Rianimazione Gianluca Russo, con l’équipe medica e infermieristica dell’area intensiva, insieme al direttore del dipartimento Emergenza Urgenza Stefano Paglia.