Dall'Asst di Lodi boom di screening contro l'Epatite C
Progetto promosso dal Ministero della Salute
L'iniziativa ad adesione volontaria.
Screening per oltre 250 utenti
In una settimana oltre 250 utenti della Asst di Lodi hanno già deciso di sottoporsi al test per l’Epatite C aderendo al Progetto Screening Hcv di Regione Lombardia, avviato il 13 giugno scorso. Il dato si riferisce agli utenti che si sono presentati al Cup e nei quattro punti prelievo dell’Asst di Lodi per esami ematici e ai quali è stato proposto lo screening gratuito per l’Epatite C. Per effettuare una diagnosi precoce e intervenire tempestivamente contro l'infezione, infatti, il Ministero della Salute ha promosso una campagna di screening per l’Epatite C in tutti i soggetti nati tra il 1969 e il 1989, che non hanno mai assunto farmaci orali di ultima generazione per il trattamento dell’epatite (disponibili dal 2015), a cui Regione Lombardia ha aderito.
Infezione senza sintomi
L’importanza di questa campagna risulta evidente se si pensa che l’Epatite cronica C (causata dal virus Hcv) è un’infezione che non dà sintomi ma è tuttora la principale causa di cirrosi e tumore del fegato. Fino al 2015, in Italia moriva 1 persona ogni 30 minuti per le conseguenze di questa patologia. Si calcola che nel nostro Paese tra l’1% e l’1,5% della popolazione ne sia affetta. In Lombardia si stima che circa 150mila persone presentino l’infezione da Hcv, ma molti di questi casi rimangono non diagnosticati.
Le cure esistenti
Oggi, fortunatamente, sono disponibili cure con farmaci che, somministrati per via orale per 8-12 settimane, portano alla guarigione in oltre il 95% dei casi, con scarsi o nulli effetti collaterali. Per questo ai cittadini che accedono ai punti prelievo dell'Asst di Lodi e ai pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, viene proposto lo screening qualora rientrino nelle categorie previste (nati tra il 1969 e il 1989, che non hanno mai assunto i farmaci di cui sopra). Il test prevede un prelievo di sangue standard (da vena periferica) per la ricerca degli anticorpi anti-Hcv, effettuato contestualmente agli esami del sangue di routine. Il risultato del test verrà consegnato insieme agli esiti degli esami.
La presa in carico ambulatoriale
Il test di screening Hcv ha il beneficio di identificare pazienti che sono stati a contatto con il virus dell’Epatite C. Il soggetto il cui test risultasse positivo sarà ricontattato per completare l’iter diagnostico permettendo così di confermare o escludere l’infezione. I soggetti con infezione da Hcv saranno poi affidati agli ambulatori di Epatologia per il trattamento dell’Epatite C con l’obiettivo di eliminare il virus, permettendo così di prevenire lo sviluppo di una malattia del fegato e delle sue complicanze più gravi (cirrosi e tumore del fegato).