Crescita e innovazione nella Cardiologia: i risultati dell’ASST di Lodi
Aumento delle prestazioni, riduzione della mortalità e introduzione di tecnologie avanzate segnano il successo del reparto di cardiologia dell’ospedale Maggiore e di Codogno
Aumentano le prestazioni nei reparti di Cardiologia dell'Ospedale Maggiore di Lodi e in quello di Codogno: i numeri dell'Asst di Lodi.
Cardiologia, i risultati dell'Asst Lodi
Il triennio 2021-2023 ha segnato una netta crescita nell'attività del reparto di Cardiologia dell’ASST di Lodi, con un incremento delle prestazioni pari al 20%. Un risultato che testimonia non solo un recupero delle attività pre-Covid, ma anche un significativo passo in avanti in termini di qualità e innovazione nelle cure. Il miglioramento si riflette in due ambiti chiave: l’emodinamica e l’elettrofisiologia, con un numero di interventi che è aumentato rispettivamente a 3.204 e 891.
I numeri
Nel solo anno 2023, le prestazioni hanno registrato un aumento significativo, con oltre 1.200 interventi in emodinamica e 410 in elettrofisiologia, corrispondenti a un incremento del 40% e 46% rispetto al 2019. Questi numeri sono una chiara evidenza di come la struttura abbia saputo superare le difficoltà legate alla pandemia, tornando a livelli di attività più elevati rispetto al periodo pre-Covid. Il Direttore della Cardiologia, Pietro Mazzarotto, sottolinea con soddisfazione il superamento dei volumi di prestazioni precedenti, nonché i risultati incoraggianti provenienti dai dati AGENAS del Programma Nazionale Esiti 2023.
Qualità delle cure
I risultati positivi del reparto di Cardiologia non si limitano agli aumenti quantitativi, ma riguardano anche la qualità delle cure. L'ospedale di Lodi ha infatti ricevuto punteggi elevati nella classifica nazionale, posizionandosi tra le strutture italiane di riferimento per le patologie cardiache.
"I recenti dati AGENAS ci confortano", afferma Mazzarotto, "Il nostro ospedale ha ottenuto il massimo dei voti per l'assistenza in ambito cardiologico, con un particolare riferimento alla tempestività della rivascolarizzazione in caso di infarto".
Il reparto, infatti, garantisce la rivascolarizzazione entro i 90 minuti per il 70-80% dei pazienti, un dato che conferma l'eccellenza dei trattamenti.
L'infarto e il progresso delle cure
L'infarto del miocardio è un altro campo in cui la Cardiologia di Lodi ha visto notevoli progressi. Nel 2023 sono stati trattati oltre 500 infarti, di cui circa 100 complicati da grave insufficienza cardiaca, salvati grazie a tecniche innovative. Rispetto al 2019, la mortalità a 30 giorni per infarti gravi è diminuita significativamente, passando dal 13% al 10%, un risultato che testimonia l'efficacia dei trattamenti e delle nuove metodologie adottate dal reparto.
La Telemedicina
Uno degli aspetti distintivi della Cardiologia di Lodi è l'integrazione di tecnologie all’avanguardia, come la telemedicina, che permette di monitorare i pazienti a distanza. Mazzarotto racconta di come i pazienti con scompenso cardiaco, una delle principali cause di morte in Italia, siano assistiti tramite dispositivi impiantati che inviano dati in tempo reale ai medici. Questo approccio consente di intervenire tempestivamente per prevenire aggravamenti senza la necessità di continui ricoveri ospedalieri. Inoltre, il teleconsulto si è recentemente esteso anche a nuove aree, come il dolore toracico e le patologie aritmiche.
Potenziamento delle risorse
L’ospedale di Lodi sta lavorando per un ulteriore sviluppo dei suoi servizi, in particolare con l'ampliamento dell’ambulatorio per lo scompenso cardiaco. Un’altra iniziativa fondamentale è il progetto “Cardio Lodi – Incontri in rete”, che prevede incontri periodici tra cardiologi e medici di medicina generale per un aggiornamento continuo su tematiche cardiologiche.
"L'interazione tra cardiologi e medici di famiglia è cruciale per migliorare l'appropriatezza delle prescrizioni e ridurre le liste di attesa", spiega Mazzarotto, aggiungendo che oggi solo il 20% degli esami cardiologici richiesti risulta effettivamente appropriato.