Confagricoltura incontra il Commissario straordinario alla PSA: "Servono interventi immediati"
150 allevatori riuniti per evidenziare le problematiche presenti
Nella giornata di martedì 23 aprile, si è tenuto un incontro nell'Area Nord Ovest ad Alessandria a Palazzo del Monferrato, per evidenziare le problematiche riscontrate dagli agricoltori, con il Commissario straordinario alla Peste suina africana Vincenzo Caputo e Francesco Pacchiarini, Presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza.
Confagricoltura, Commissario straordinario alla PSA
All'incontro Francesco Pacchiarini si è presentato con degli imprenditori per mostrare i problemi che attualmente sono presenti sul nostro territorio. Oltre 150 allevatori hanno presenziato all'appuntamento, provenienti da Piemonte, Emilia e Lombardia.
Una delle principali tematiche approfondite è quella legata ai ristori che tardano ad arrivare. Tra il Milanese ed il Lodigiano le problematiche sono innumerevoli, le imprese rischiano il fallimento. Bisogna quindi agire nell'immediato per contrastare i problemi ed iniziare a lavorare per la risoluzione dei problemi.
Francesco Pacchiarini
L’affluenza è stata molto importante, oltre 150 allevatori da Piemonte, Emilia e Lombardia per testimoniare al Commissario lo stato di emergenza del settore: molte imprese sono sull’orlo del fallimento, altre, come accade tra Milanese e Lodigiano, vivono in una condizione di fortissima incertezza. Quando viene trovato un cinghiale infetto, gli allevamenti già dotati di tutti i dispositivi di biosicurezza, con animali perfettamente sani, finiscono nelle zone di restrizione e si ritrovano a vendere sotto il costo di produzione per ragioni puramente speculative.
Spiega il Presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza, Francesco Pacchiarini, aggiungendo poi:
Il Commissario ha ricordato che con i distretti suinicoli si darà il via agli abbattimenti dei cinghiali, impiegando l’esercito e i cacciatori che riceveranno indennizzi dallo Stato, ma l’istituzione dei distretti è stata approvata a settembre 2023 e non sappiamo ancora quali saranno i tempi di attuazione. L’insieme di queste circostanze rischia di portare gli allevatori alla rinuncia dei ristalli e al fermo produzione. Riconosciamo la validità delle iniziative assunte a livello governativo ed europeo, tuttavia, in questo momento, la priorità assoluta deve essere rivolta ad accelerare i ristori e a un piano realmente efficace e tempestivo contenimento dei cinghiali che sono il primo veicolo di diffusione della malattia.