Emergenza

Caldo record: boom di richieste di intervento al 118, anche in provincia di Lodi

La media di richieste di intervento è più alta in tutta la Regione rispetto alla media degli interventi richiesti nello stesso periodo delle scorse tre annata (2019-2020-2021).

Caldo record: boom di richieste di intervento al 118, anche in provincia di Lodi
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Caldo record: boom di richieste di intervento alla sala operativa del 118, anche in provincia di Pavia. "Quanto osservato ha due diverse motivazioni: da una parte le temperature più elevate rispetto alla media stagionale, dall’altro la prevalenza di pazienti Covid più alta rispetto a quella degli anni precedenti".

Caldo record: boom di richieste di intervento al 118

Il caldo si fa sentire. Non solamente con conseguenze sul territorio, ma anche sulla salute di molti, in particolare i più fragili e deboli. Lo confermano i dati diffusi venerdì 22 luglio 2022 dalla centrale operativa Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) e che mostrano come, nei mesi di giugno e luglio 2022, la media di richieste di intervento sia più alta in tutta la Regione rispetto alla media degli interventi richiesti nello stesso periodo delle scorse tre annata (2019-2020-2021).

I dati in Lombardia

I territori di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova, che sono stati analizzati insieme perché la centrale operativa locale gestisce tutte e quattro le province si è arrivati alle 600 richieste d'intervento medie al giorno contro le 500 del triennio passato.

Sul resto del territorio lombardo, il picco maggiore viene registrato, comprensibilmente, sui territori di Milano e Monza-Brianza, dove si è passati dalle 1.500 chiamate giornaliere degli anni scorsi alle 1.800 di quest’anno; sui territori di Varese, Como e Lecco, invece, da 550 chiamate giornaliere alle 700 attuali; infine, sulle province di Bergamo, Brescia e Sondrio, si è passati da una media di 700 richieste di intervento giornaliere registrata nell'ultimo triennio a una media di 850 chiamate giornaliere negli ultimi due mesi dell'anno in corso.

Come spiegano da Areu, «quanto osservato ha due diverse motivazioni: da una parte le temperature più elevate rispetto alla media stagionale, dall’altro la prevalenza di pazienti Covid più alta rispetto a quella degli anni precedenti. La popolazione più frequentemente soccorsa, per motivi non traumatici, è quella fragile, ovvero composta da soggetti di età superiore ai 65 anni affetti da patologie croniche».

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