Attività sociali per i richiedenti asilo al via nel cas di Ospedaletto Lodigiano
Il progetto coordinato dalla Prefettura: "Le persone coinvolte potranno aiutare la comunità e conoscere il territorio che le ospita"
Accordo tra Prefettura e Comune di Ospedaletto Lodigiano: attività sociali e di pubblica utilità per i richiedenti asilo.
Volontariato per i richiedenti asilo
Il prefetto Enrico Roccatagliata, il sindaco di Ospedaletto Lodigiano Eugenio Ferioli, il direttore territoriale dell’Inail Pavia Lodi e i rappresentanti di "Think! Spa" che gestisce il centro di accoglienza straordinaria di Ospedaletto Lodigiano, hanno sottoscritto l’intesa per lo svolgimento di attività di volontariato da parte dei richiedenti asilo.
L’intesa consente a quanti daranno la propria disponibilità di conoscere meglio il contesto sociale e la comunità che li ospita, nella consapevolezza di svolgere un ruolo attivo, attraverso la propria opera, nel raggiungimento di scopi di pubblico interesse.
Iniziative sociali in favore della comunità
Le attività spaziano dai contributi nei settori ambientale e sportivo alle azioni di carattere civile e socio-educativo a favore della collettività ospitante. Spetterà agli organi del Comune individuare, insieme all’ente gestore del Cas, le attività di volontariato più congeniali per gli ospiti rispetto alle proprie capacità e alle attitudini in relazione alle esigenze della comunità.
I volontari opereranno sotto la supervisione di un educatore o di un referente, previa idonea formazione anche per i profili attinenti alla sicurezza sul lavoro.
Attività possibili anche in altri Comuni
L’Inail fornirà il proprio contributo sulle corrette procedure da seguire in materia di copertura assicurativa per gli infortuni sul lavoro. La Prefettura, attraverso il tavolo tecnico di coordinamento, assicura il monitoraggio sull’attuazione dell’intesa e sulla promozione di nuovi progetti e strategie.
Il municipio di Ospedaletto Lodigiano:
Il protocollo ha la durata di un anno, rinnovabile, e progressivamente sarà esteso agli altri Comuni della provincia di Lodi, dove sono presenti centri di accoglienza straordinaria, che faranno richiesta in tal senso. Il protocollo si inserisce nell’ambito delle iniziative avviate dalla Prefettura insieme agli enti locali per favorire la realizzazione di percorsi formativi e di integrazione in favore degli ospiti dei centri di accoglienza straordinaria.