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ASST di Lodi, validata la nuova tecnologia: diagnostica oncologica più rapida e autonoma

Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale diventa autosufficiente: 150 indagini all’anno e citofluorimetria interna per leucemie e patologie del sangue

ASST di Lodi, validata la nuova tecnologia: diagnostica oncologica più rapida e autonoma

Dopo mesi di procedure e verifiche, l’ASST di Lodi ha ottenuto la conferma definitiva: il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale e il Laboratorio di Largo Donatori del Sangue possono ora contare su strumenti innovativi.

Immunoematologia e Medicina Trasfusionale

Il mese di giugno 2025 è stato decisivo per l’ASST di Lodi, con l’acquisto e l’introduzione di una nuova tecnologia nel campo della diagnostica oncologica. Da quel momento sono state avviate tutte le procedure necessarie per ratificarne l’utilizzo e verificarne l’efficacia attraverso i primi test.

Nella giornata di mercoledì 12 novembre 2025 è arrivata la validazione definitiva, che consolida e potenzia la capacità di indagine della struttura in ambito onco-ematologico, rendendo più avanzata la tipizzazione e la definizione delle caratteristiche delle cellule tumorali.

La novità – spiega Marco D’Agostino, responsabile del Servizio – è che “non c’è più bisogno del supporto di un laboratorio esterno. La nuova tecnologia ci rende autosufficienti, con benefici in termini di rapidità, efficienza e sicurezza nell’attività di analisi”.

Un salto di qualità che segna un cambio di passo nell’organizzazione dell’offerta diagnostica.

“Oggi – aggiunge D’Agostino – sono alla nostra portata circa 150 indagini all’anno, operate sulla base di un sospetto diagnostico e che i nostri esami contribuiscono a confermare o meno”.

Lo sviluppo del servizio

Lo sviluppo non riguarda solo la nuova tecnologia, ma anche il rafforzamento delle competenze clinico-diagnostiche e l’ingresso di nuove figure professionali nell’organico dell’ASST di Lodi. Tra queste spicca Maddalena Loredana Zighetti, ematologa, arrivata lo scorso maggio al Maggiore dopo l’esperienza al San Paolo di Milano.

La specialista è oggi referente medico della citofluorimetria presso la struttura di Largo Donatori del Sangue, tecnica fondamentale per la diagnosi, la stadiazione e il monitoraggio delle leucemie e di altre patologie del sangue. Un tassello che, insieme alla nuova strumentazione, segna un passo avanti concreto nella capacità diagnostica del centro e nella risposta ai bisogni dei pazienti.

“Oggi, a Lodi, siamo in grado – sottolinea Zighetti – di eseguire le indagini citofluorimetriche senza doverle più dirottare presso altri centri ospedalieri. In questo primo periodo – continua l’ematologa – gli esami riguardano il sangue periferico del paziente, con un prelievo standard. Per l’analisi del sangue midollare, più invasiva e complessa, ci prendiamo qualche settimana in più. Credo che entro il prossimo gennaio 2026 potremo consentirci anche questo tipo di indagine”.