Da oltre un mese l’ascensore principale dell’ospedale Delmati di Sant’Angelo Lodigiano è fuori servizio, creando gravi disagi ad anziani e persone con difficoltà motorie. Il Codacons denuncia la mancata manutenzione e annuncia segnalazioni a Regione, Ministero della Salute e direzione ospedaliera, sollecitando interventi urgenti.
Ascensore guasto al Delmati
Da oltre trenta giorni, un semplice foglio affisso sulla pulsantiera dell’ascensore segnala l’inagibilità del collegamento tra il piano seminterrato del Cup e il piano terra dell’ospedale Delmati di Sant’Angelo Lodigiano. La scritta “Fuori servizio” e il simbolo barrato sono l’unico avviso per gli utenti, mentre nessun tecnico è stato visto intervenire e non sono state diffuse informazioni ufficiali sul ripristino.
Problemi per anziani e non solo
Il guasto, che riguarda un solo ascensore, crea però problemi significativi soprattutto per anziani e persone con difficoltà motorie. Chi deve spostarsi tra il Cup e le altre specialità ospedaliere è costretto a scegliere tra una lunga rampa esterna dal parcheggio o le scale all’aperto, spesso scivolose e sporche. Con la ripresa delle attività di settembre e l’aumento degli accessi, i disagi rischiano di peggiorare ulteriormente.
Il problema mette in luce anche alcune criticità strutturali: mentre negli anni scorsi è stato installato un moderno ascensore panoramico, quello principale e più utilizzato dai pazienti è lo stesso di 50 anni fa, soggetto a guasti frequenti e ora fermo da settimane.
La denuncia del Codacons
“È inaccettabile che in una struttura sanitaria pubblica un ascensore resti guasto per oltre un mese senza alcuna informazione agli utenti e senza una previsione certa di ripristino”, dichiara l’avv. Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons.
“Il disservizio colpisce i più fragili, costringendoli a percorsi faticosi e insicuri. Si tratta di un grave disagio per i cittadini e di una gestione discutibile delle priorità negli investimenti ospedalieri“.
Il Codacons annuncia la presentazione di una segnalazione al Ministero della Salute, all’Ospedale e alla Regione Lombardia, chiedendo una verifica delle responsabilità della direzione sanitaria e della ditta incaricata della manutenzione. L’associazione sollecita interventi urgenti a tutela degli utenti, in particolare dei pazienti più fragili.