Su paziente di 82 anni

All’Ospedale Maggiore di Lodi eseguito un delicato intervento di rivascolarizzazione con assistenza ventricolare

Il paziente presentava stenosi critica del tronco comune e dei tre vasi coronarici e una severa compromissione della funzione ventricolare sinistra.

All’Ospedale Maggiore di Lodi eseguito un delicato intervento di rivascolarizzazione con assistenza ventricolare
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Prosegue l’impegno dell’ASST di Lodi nel rispondere alle necessità del territorio Lodigiano con l’incremento dell'offerta assistenziale in ambito cardiologico.

A Lodi seguito un delicato intervento di rivascolarizzazione con VAD

L’équipe di Emodinamica dell’ASST di Lodi ha eseguito lo scorso 19 maggio 2021, presso l’Ospedale Maggiore, un delicato intervento di rivascolarizzazione su un uomo di 82 anni con un quadro clinico estremamente instabile e a rischio di complicanze gravi o fatali. Il paziente presentava stenosi critica del tronco comune e dei tre vasi coronarici e una severa compromissione della funzione ventricolare sinistra.

La rivascolarizzazione con angioplastica in un soggetto con queste caratteristiche si configura come trattamento di pazienti definiti CHIP (Complex High Risk Indicated Procedure/Patient), caratterizzati da un alto rischio di complicanze periprocedurali gravi o fatali, in cui si deve mettere in campo competenze e dispositivi di assistenza specifici.

In particolare, l’ASST di Lodi ha messo a disposizione per questo intervento un device innovativo normalmente disponibile e utilizzato solo in centri ospedalieri d’eccellenza. Si tratta di un dispositivo di assistenza ventricolare (o VAD, acronimo di ventricular assist device) che consente di espletare la procedura sostenendo il circolo in un quadro di grave depressione della funzione cardiaca, ad alto rischio di insufficienza acuta fatale durante l’intervento. In pratica una mini-turbina viene posizionata a livello cardiaco tramite un catetere, per dare supporto necessario a un “cuore troppo debole” per sostenere un intervento di angioplastica coronarica.

Il VAD permette inoltre di utilizzare altri dispositivi specifici necessari in un’angioplastica complessa per ottenere una rivascolarizzazione ottimale minimizzando le potenziali complicanze.

«Nel recente passato la tipologia di pazienti ad alto rischio per comorbidità, disfunzione ventricolare sinistra e severa coronaropatia, non poteva essere trattata per l'elevato rischio di mortalità. Oggi il trattamento è possibile grazie al miglioramento delle tecniche e dei dispositivi di assistenza come il sistema di supporto temporaneo al circolo», spiega Pietro Mazzarotto, Direttore del Dipartimento di Cardiologia ed Emodinamica della ASST di Lodi. «Nel caso in esame, dopo coronarografia che ha evidenziato una malattia coronarica critica si è proceduto a condividere con il paziente e i familiari la prospettiva di intervento di rivascolarizzazione. L’intervento è stato effettuato il 19 maggio scorso ed è stato condotto da una équipe multidisciplinare composta da cardiologi interventisti, cardiologi clinici e rianimatori. Adesso il signore sta bene. Il decorso è stato un po’ più lungo rispetto ai nostri tempi standard, ma per questo tipo di pazienti e per le molteplici patologie trattate direi che è stato adeguato».

Migliora la cura nel Lodigiano

Grazie a questa nuova opportunità procedurale messa in campo dall’ASST di Lodi, si allarga quindi l’orizzonte di cura per gli abitanti del Lodigiano che possono essere così seguiti e curati nei presidi del territorio senza dover essere trasferiti in altre strutture ospedaliere.

«L’ASST di Lodi sta continuando a investire molto nello sviluppo delle cure più adeguate e all’avanguardia in ambito cardiologico per fornire la miglior risposta possibile anche in casi estremamente delicati come quello descritto dal Dottor Mazzarotto», sottolinea infatti Salvatore Gioia, Direttore Generale dell’ASST di Lodi. «Realizzare anche a Lodi un intervento che è sempre stato condotto in centri con esperienza specifica e dotati di adeguati supporti meccanici, è per noi un motivo di grande soddisfazione e sottolinea la professionalità e la competenza dei nostri medici. Il potenziamento dell’offerta di alta qualità dei nostri presidi ospedalieri rientra nella progettualità dell’Azienda orientata a un potenziamento costante dell’offerta sanitaria per fornire una risposta di alto livello ai bisogni del territorio».

(Foto di copertina: Il dottor Pietro Mazzarotto)

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