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Endoscopia Digestiva a Lodi: due nuove procedure all’avanguardia migliorano diagnosi e cura

Il reparto diretto dalla dottoressa Piera Leoni consolida la propria eccellenza, offrendo trattamenti di precisione e innovativi ai pazienti del territorio

Endoscopia Digestiva a Lodi: due nuove procedure all’avanguardia migliorano diagnosi e cura

L’Endoscopia Digestiva dell’Ospedale di Lodi introduce due procedure innovative potenziando diagnosi e trattamenti locali di polipi e patologie complesse, inclusi casi oncologici. Le nuove metodiche, eseguite da un’équipe specializzata, permettono interventi più precisi.

Endoscopia Digestiva a Lodi: due nuove procedure

Due nuove metodiche hanno arricchito l’offerta dell’Endoscopia Digestiva dell’Ospedale di Lodi, confermando il reparto diretto dalla dottoressa Piera Leoni al livello dei principali centri ospedalieri lombardi. Si tratta di interventi sia diagnostici sia terapeutici, capaci di combinare efficacia e sicurezza per i pazienti.

Rimozione completa e sicura dei polipi

Come riportato in un comunicato stampa, la prima innovazione è la dissezione sottomucosa, eseguita dal dottor Francesco Broglia. Questa tecnica consente la rimozione radicale di lesioni polipoidi di grandi dimensioni, prevalentemente nel colon.

“L’asportazione avviene in un unico frammento – spiega Broglia – riducendo il rischio di recidive e facilitando il lavoro dell’anatomopatologo, che può valutare con precisione la natura della lesione e decidere eventuali interventi chirurgici successivi”.

Le lesioni possono essere benigne o maligne, e la procedura, oltre che diagnostica, ha anche valore curativo. Pur essendo più complessa delle tecniche tradizionali, assicura maggiore precisione e accuratezza. La maggior parte dei pazienti viene osservata per poche ore e può tornare a casa lo stesso giorno.

Terapie più complesse e mirate

La seconda procedura innovativa riguarda l’ecoendoscopia, resa possibile grazie a una strumentazione all’avanguardia acquisita un anno fa.

“Avevamo previsto 50 interventi nel primo anno, ma siamo già arrivati a 80 – evidenzia Piera Leoni – un risultato che testimonia l’impegno e la competenza dell’intera equipe”.

Tra gli interventi eseguiti, il dottor Fabio Chicco racconta un caso emblematico:

“Abbiamo posizionato un drenaggio ecoendo guidato tra coledoco e duodeno in un paziente oncologico con tumore del pancreas. L’area era altrimenti inaccessibile: l’operazione ha permesso di ripristinare la comunicazione tra vie biliari e duodeno, consentendo al paziente di proseguire la chemioterapia”.

I numeri

L’Endoscopia Digestiva di Lodi opera su due sedi, il Maggiore e il presidio di Codogno, con numeri significativi. Nel 2024 sono state effettuate:

  • 3.561 gastroscopie
  • 4.204 colonscopie (693 con polipectomia)
  • quasi 500 prestazioni in MAC
  • 53 procedure con videocapsula
  • 288 interventi in urgenza
  • 118 studi diagnostico-terapeutici dell’apparato biliare e pancreatico
  • circa 2.500 visite gastroenterologiche

Durante lo stesso anno, il reparto ha diagnosticato 132 neoplasie, confermando l’importanza di un servizio locale altamente specializzato.

Tecnologie di ultima generazione

Grazie alle strumentazioni avanzate, il reparto garantisce interventi di alta qualità, evitando ai pazienti di doversi rivolgere ad altri centri ospedalieri. Secondo la dottoressa Leoni, le due nuove metodiche rappresentano “un notevole salto in avanti e un vero fiore all’occhiello per Lodi”.