La Fiera di Codogno, giunta alla sua 234ª edizione, riparte dalle sue origini e dai valori che da sempre la contraddistinguono: la terra, il lavoro, la comunità. A rappresentarla, come ogni anno, è il manifesto ufficiale, diventato ormai un vero e proprio simbolo identitario.
L’opera, firmata dallo Studio Massaro, ritrae un bambino che stringe tra le mani un piatto di riso e latte: un’immagine semplice ma potente, capace di evocare il calore domestico, la tradizione contadina e la genuinità di un territorio.
“Riso e latte”, il nuovo volto della Fiera di Codogno
“Il manifesto non è solo una vetrina, ma un messaggio che cambia nel tempo”, ha spiegato Stefano Massaro, autore del progetto. “Quest’anno abbiamo scelto di tornare alle radici, ai gesti quotidiani di un tempo, con uno sguardo che però guarda avanti. Il bambino rappresenta il futuro che nasce dal passato”.
Il tema “Riso e Latte” nasce da un doppio anniversario: da un lato gli 80 anni del riso Carnaroli, fiore all’occhiello dell’agricoltura lodigiana, dall’altro il concorso della frisona, che celebra l’eccellenza lattiera del territorio. “Sono due prodotti che raccontano chi siamo – ha commentato Matteo Zambelloni, consigliere delegato alla Fiera –. Il riso e il latte parlano di tradizione, ma anche della capacità di innovare senza dimenticare la nostra storia”.
Durante la presentazione, un video ha accompagnato la rivelazione del manifesto con il motto “Un passo indietro nel futuro”, una frase che racchiude lo spirito dell’edizione 2025: valorizzare ciò che è autentico per costruire ciò che verrà.
“Evoca famiglia, calore, comunità – ha sottolineato Sabrina Baronio, presidente di Confartigianato, presente con il segretario Vittorio Boselli –. È l’essenza stessa della Fiera di Codogno, dove tradizione e innovazione si incontrano ogni anno”.
Anche Isacco Galuzzi di Confcommercio ha ricordato il percorso di rinnovamento comunicativo che ha caratterizzato le ultime edizioni:
“Ogni manifesto è diventato un racconto, un modo per rafforzare l’identità della fiera. La scommessa di qualche anno fa oggi possiamo dire che è stata vinta”.
Coesione
Per il direttore Giovanni Ferri, la longevità della Fiera è un segnale di forza e coesione:
“Organizzare eventi di questa portata è sempre più complesso, ma Codogno continua a essere un punto di riferimento per tutto il territorio. Anche con i lavori in corso nell’area di viale Medaglie d’Oro, la fiera non ha mai perso il suo spirito”.
Il sindaco Francesco Passerini ha aggiunto un dettaglio importante:
“Il logo ufficiale della fiera è stato registrato e sarà presente in tutte le aree dell’evento. Nel 2026, con la manifestazione completamente rinnovata, comprenderemo appieno il valore di questo lavoro per la nostra comunità”.
Ora l’attesa è tutta per il programma ufficiale. Intanto, dal 31 ottobre 2025 saranno disponibili i biglietti in prevendita al prezzo di 3 euro (5 euro al botteghino) con ingresso prioritario. Un appuntamento che promette di superare i numeri record del 2024, quando i visitatori furono 13.500, in crescita di 1.500 rispetto all’anno precedente.
La Fiera di Codogno si prepara dunque a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga storia, con un messaggio che unisce passato e futuro sotto il segno di due ingredienti semplici e simbolici: riso e latte.