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Oltre mille spettatori a Lodi per la rassegna “Vien musica dal chiostro”

Anche quest’anno, gli eventi hanno trasformato il Chiostro dell’Ospedale Vecchio in un cuore pulsante di cultura e creatività

Oltre mille spettatori a Lodi per la rassegna “Vien musica dal chiostro”

Il tema delle prossime edizioni sarà quello dei quattro elementi con un primo focus dedicato alla terra.

Mille spettatori per “Vien musica dal chiostro”

Un chiostro che diventa palcoscenico, laboratorio e luogo di riflessione. Con oltre mille spettatori e quattordici appuntamenti distribuiti tra giugno e settembre, si è chiusa con successo a Lodi la quarta edizione di “Vien musica dal chiostro”, la rassegna promossa dalla Pro Loco di Lodi e dal Comune di Lodi.

La rassegna cresce di anno in anno, sia per partecipazione che per qualità. Abbiamo avuto la straordinaria occasione di far vivere un luogo simbolico come il Chiostro dell’Ospedale Vecchio e di dare alla Collezione Gorini la visibilità che merita. Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno del Comune, delle istituzioni, delle associazioni e al prezioso lavoro dei volontari”, ha sottolineato il presidente della Pro Loco Ettore Cattani.

Il pubblico a uno degli appuntamenti

Una rassegna importante

Anche quest’anno, infatti, gli eventi hanno trasformato il Chiostro dell’Ospedale Vecchio in un cuore pulsante di cultura e creatività. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto “Under the Skin – Sotto la pelle” che è stato realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria con l’obiettivo di valorizzare la Collezione Gorini.

Il riconoscimento dell’importanza dell’evento è condiviso anche dall’assessore alla Cultura Francesco Milanesi che ha inserito “Vien musica dal chiostro” all’interno del cartellone estivo “Lodi al Sole”.

Questa rassegna ha arricchito l’offerta culturale cittadina con momenti di grande valore artistico e scientifico, rendendo Lodi una città viva, attrattiva e sempre più consapevole del proprio patrimonio”, ha dichiarato.

Si pensa già alla prossima edizione

A firmare la direzione artistica, Piera Rossi, che ha messo in dialogo linguaggi differenti e nomi di rilievo: dalla danza di Annamaria Ajmone al laboratorio creativo con l’illustratrice Bruna Ferrazzini fino alla lectio di Vittorio Lingiardi, calibrata appositamente sugli spazi del chiostro.

L’immagine di uno dei laboratori

Il pubblico si è lasciato coinvolgere con intensità e in particolare il fine settimana dedicato a “Dare la vita” ha suscitato emozioni profonde che molti hanno voluto condividere con noi. È questa la forza del teatro: un’esperienza maieutica, capace di generare domande ed empatia”, ha affermato Rossi.

Il bilancio positivo guarda già al futuro. Il tema delle prossime edizioni sarà quello dei quattro elementi con un primo focus dedicato alla terra: un nuovo viaggio che promette di intrecciare ancora una volta storia, scienza e linguaggi artistici, tenendo fede alla missione di fare del chiostro un luogo vivo.