SANITA'

L’Ospedale Delmati di Sant’Angelo Lodigiano modello avanzato di cure geriatrico-territoriali

L’ASST di Lodi investe su giovani specialisti e strutture integrate per garantire assistenza completa agli anziani fragili e cronici

L’Ospedale Delmati di Sant’Angelo Lodigiano modello avanzato di cure geriatrico-territoriali

L’Ospedale Delmati di Sant’Angelo Lodigiano si conferma centro avanzato per la geriatria dell’ASST di Lodi, con reparti per acuti e Cure Sub Acute, ambulatori specializzati e cure domiciliari. L’attenzione è rivolta agli anziani fragili e cronici, con un approccio integrato tra ospedale, territorio e famiglia.

L’Ospedale Delmati “polo” dell’offerta geriatrica

Sant’Angelo Lodigiano si conferma un punto di riferimento per la cura degli anziani nell’ASST di Lodi. La struttura, insieme all’Ospedale Maggiore di Lodi e al presidio di Casalpusterlengo, impiega complessivamente 18 geriatri, di cui quasi la metà sotto i 40 anni, evidenziando un forte ricambio generazionale.

Secondo il Direttore Generale Guido Grignaffini, la mission del Delmati resta chiara: “Mettere al centro il paziente anziano, il malato fragile e cronico”.

400 ricoveri annuali

Il presidio dispone di un reparto di geriatria con oltre 400 ricoveri all’anno. L’area di degenza per acuti accoglie pazienti con patologie come polmoniti, scompenso cardiaco o infezioni severe delle vie urinarie.

Fraia Falvo, responsabile della struttura da 20 posti letto, sottolinea:

“Il paziente geriatrico è spesso affetto da multi-comorbidità e presenta problematiche extra-cliniche che richiedono un’attenzione particolare”.

Le geriatre Sara Del Duca e Giovanna Attilia De Paduanis aggiungono:

“Valutiamo non solo il quadro clinico, ma anche il contesto familiare e domestico in cui il paziente vive”.

Cure Sub Acute e continuità assistenziale

Oltre alla degenza per acuti, il presidio dispone di 14 posti letto per Cure Sub Acute, destinati a pazienti non ancora pronti per il rientro a casa. Qui si prosegue la terapia e si monitora il decorso clinico.

Sant’Angelo ospita anche la Casa e l’Ospedale di Comunità, strutture che facilitano il passaggio dal ricovero ospedaliero al territorio, supportate dalle dimissioni protette e dalla Centrale Operativa Territoriale (COT).

Falvo evidenzia l’importanza della collaborazione con l’assistente sociale e della comunicazione con le famiglie per garantire dimissioni sicure e personalizzate.

Cure domiciliari e ambulatori specializzati

Dal marzo 2024, l’ASST è accreditata per le cure domiciliari. Concetta Paolucci, geriatra a Sant’Angelo, spiega:

“Un team composto da medico, infermiere, OSS e fisioterapista interviene a casa del paziente in accordo con il medico curante, favorendo il recupero e riducendo i rischi legati alla fragilità e al decadimento cognitivo”.

La Casa di Comunità offre anche servizi ambulatoriali: nel 2024 sono state effettuate quasi 1.500 visite, con utenti provenienti dal Lodigiano e dal Sud Milano. Gli ambulatori comprendono sia la geriatria generale sia quella dedicata ai disturbi cognitivi e alle demenze.

L’ASST sta sviluppando un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale) specifico per i pazienti con decadimento cognitivo. Attualmente, circa il 60% degli utenti, sia in degenza che in ambulatorio, presenta disturbi cognitivi. L’obiettivo è garantire un approccio integrato e continuo tra ospedale, territorio e domicilio.