ATTUALITà

Lo stigma invisibile: quando la salute mentale incontra il pregiudizio

Un’indagine interna coinvolge 1.500 operatori dell’ASST di Lodi per misurare stereotipi e percezioni sulla psichiatria nei contesti sanitari

Lo stigma invisibile: quando la salute mentale incontra il pregiudizio

Circa 1.500 operatori dell’ASST di Lodi, tra personale del comparto sanitario e della dirigenza medica, chiamati a partecipare a un’indagine interna che punta a rilevare la presenza di pregiudizi e stereotipi nei confronti degli utenti con patologia psichiatrica.

L’indagine

Il questionario è già stato distribuito e ha raggiunto tutti i destinatari: circa 1.500 operatori dell’ASST. La partecipazione è volontaria e anonima, e richiede appena dieci minuti per essere completata. Ai professionisti viene chiesto di rispondere alle domande contenute nel documento, contribuendo così alla raccolta di dati preziosi sullo stigma legato alla salute mentale.

L’indagine è stata promossa dalla Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie (DAPSS), in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze diretto da Giancarlo Cerveri. L’obiettivo è raccogliere dati sullo stigma legato alla malattia mentale tra i professionisti della salute, un tema ancora poco esplorato ma che incide direttamente sulla qualità dell’assistenza.

Lo stigma tra stereotipi e pregiudizi

A guidare la ricerca è Stefano Maiandi, direttore della sezione di Lodi del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano.

“Lo stigma – spiega – è un processo fatto di stereotipi, pregiudizi ed emozioni negative. Nasce da ignoranza, disinformazione e false credenze verso condizioni percepite come diverse o devianti, che non si comprendono”.

Il disturbo psichiatrico è una di queste condizioni. Maiandi sottolinea come le persone con malattie mentali vengano spesso viste come pericolose, imprevedibili, incapaci di integrarsi.

“Lo stigma – spiega – è un processo caratterizzato da stereotipizzazione, pregiudizio, emozione
negativa. È generato da ignoranza o scarsa informazione e falsa credenza nei confronti di
condizioni che sono vissute come diverse e devianti e che comunque non si comprendono“.

Effetti sul trattamento e sui servizi

Lo stigma non solo complica il trattamento, ma può ridurre l’efficacia dei servizi di salute mentale. Il problema emerge soprattutto nei contesti in cui il paziente con disturbi del comportamento viene ricoverato in setting non psichiatrici, dove manca la preparazione per gestire situazioni complesse.Lo studio, di tipo osservazionale, punta a stimare la diffusione del fenomeno, mai indagato prima.

“L’obiettivo – conclude Maiandi – è attivare, se necessario, interventi formativi e migliorativi, per rafforzare le competenze e la consapevolezza degli operatori”.

I risultati statistici potranno essere pubblicati sotto forma di articolo scientifico.