Omicidio-tentato suicidio di Castiraga Vidardo: la tragedia annunciata da una mail
L'83enne è piantonato in ospedale in attesa degli sviluppi giudiziari: la magistratura cerca di chiarire se si tratti di omicidio consenziente o volontario

A Castiraga Vidardo, un 83enne ha ucciso la moglie 79enne malata e ha poi tentato il suicidio. Ha raccontato di un patto per “morire insieme”. Ora è piantonato in ospedale, mentre la magistratura cerca di chiarire se si tratti di omicidio consenziente o volontario.
La tragedia annunciata da una mail
Sabato scorso, a Castiraga Vidardo, una mail ha dato il via a una corsa contro il tempo. Era indirizzata alla figlia e a un’agenzia di pompe funebri. Poche parole, scritte da un uomo di 83 anni, preannunciavano l’irreparabile: il suicidio condiviso con la moglie 79enne, Luisa Trabucchi, affetta da una malattia degenerativa e da tempo costretta in carrozzina.
Quando i carabinieri sono arrivati nella villetta di via Bassi, hanno trovato il corpo senza vita della donna e il marito in gravi condizioni, dopo aver tentato di togliersi la vita. Oggi l’uomo è ricoverato in ospedale a Codogno, piantonato, ma in buone condizioni fisiche. Potrebbe essere dimesso a breve.
L'interrogatorio
Durante l’interrogatorio di garanzia, avvenuto martedì direttamente in ospedale, l’anziano ha confermato la sua versione dei fatti. La coppia, secondo il suo racconto, aveva deciso insieme di porre fine alla sofferenza quotidiana, compiendo “l’ultimo viaggio” mano nella mano.
Quella mail, inviata poco prima della tragedia o forse tra l’omicidio e il tentativo di suicidio, è stata determinante per far scattare l’intervento delle forze dell’ordine. La Procura di Lodi non ha dubbi su chi sia l’autore del gesto. Ma molto resta ancora da chiarire sulle circostanze e sulle modalità.
Disperazione o reato?
La coppia stava vivendo una situazione difficile e (forse) ormai insostenibile. Alcune settimane fa, l’uomo si era rivolto al Comune chiedendo aiuto per installare un ascensore, nella speranza di far uscire la moglie di casa. Una richiesta rimasta inascoltata. Un gesto estremo maturato quindi in un contesto di isolamento e disperazione?
Dal punto di vista giuridico, la differenza è sostanziale. Se verrà accertato che si è trattato di un omicidio del consenziente, la pena sarà diversa rispetto a quella prevista per un omicidio volontario. Due ipotesi con implicazioni legali e morali molto diverse, che potrebbero aprire un dibattito etico profondo.
Autopsia per chiarire
Per fare luce sulla dinamica, si attendono i risultati dell’autopsia. Dovranno stabilire se la donna sia morta per un sovradosaggio di farmaci o se questi siano serviti solo a stordirla prima che venisse soffocata. I risultati non arriveranno a breve, ma saranno determinanti per confermare, o smentire, il racconto dell’uomo.