"Aiuti ai privati che vogliono rimuovere l'amianto": approvata la richiesta di Patrizia Baffi
Approvato l'ordine del giorno proposto dalla consigliera di Fratelli d'Italia

Approvato in Regione la proposta della consigliera Patrizia Baffi con cui verranno messi a disposizione fondi per chi vuole rimuovere l'amianto.
Fondi per chi vuole rimuovere l'amianto
Approvato in Regione l'ordine del giorno proposto dalla consigliera lodigiana di Fratelli d'Italia Patrizia Baffi, con cui impegna la Regione a creare un bando con cui aiutare economicamente i cittadini che vogliano procedere ad interventi di rimozione dell'amianto.
“Quello legato all’amianto è ancora un rischio purtroppo diffuso e pericoloso per la salute di tutti: per questo, nell’assestamento al bilancio regionale ho predisposto un ordine del giorno, approvato dall’Aula, con cui si impegna la giunta regionale a predisporre un apposito bando regionale volto a sostenere economicamente i cittadini che intendano procedere alla rimozione e allo smaltimento di amianto presente in edifici di proprietà privata”.
Così Patrizia Baffi, presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, in riferimento all’approvazione in sede di assestamento di bilancio dell’ordine del giorno 1346, con la "Richiesta di attivazione di un bando regionale a sostegno dei privati per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto".

"Tema che seguo con attenzione da anni"
Prosegue Baffi:
“Si tratta di un tema che seguo con grande attenzione da anni, come consigliere e presidente della Commissione Sanità: nel 2021 avevo presentato un emendamento al bilancio con cui erano stati stanziati 10 milioni di euro per un bando per la rimozione di amianto da edifici pubblici, in virtù del quale erano stati stanziati 760mila euro ai Comuni della provincia di Lodi.
"Più recentemente - conclude Baffi - ho sostenuto convintamente il progetto di legge 'Guida alla selezione dei dpi respiratori per lavori con esposizione all’amianto', perché va a normare dettagliatamente l’utilizzo e la gestione dei dispositivi di protezione individuale nei contesti di esposizione all’amianto, con evidenti impatti sulla salute delle persone”.