Roberto Bolzoni, ucciso a Lodi con 35 coltellate: domani l’ultimo saluto dopo quattro mesi dal delitto
La salma è stata finalmente restituita alla famiglia. In carcere due sospettati, zio e nipote, accusati dell’omicidio. Fondamentali per le indagini impronte e video della sala scommesse

La salma è stata finalmente restituita alla famiglia, che potrà così celebrare un funerale dignitoso, stringendosi nel dolore che da quasi quattro mesi e mezzo accompagna la loro quotidianità. I funerali di Roberto Bolzoni, 60 anni, ucciso con 35 coltellate tra viso e collo e ritrovato senza vita nella sua Volkswagen Golf il 18 febbraio 2025 in piazza Omegna a Lodi, si terranno domani.
L'ultimo saluto
Conosciuto da tutti come "Rambo", il corpo di Bolzoni è stato riconsegnato ai familiari dopo l’ultima analisi medico-legale. Le esequie dunque si svolgeranno nella mattinata di giovedì 3 luglio 2025 presso la chiesa parrocchiale di San Fereolo, a partire dalle ore 10:30. Amici e parenti potranno rendere omaggio in un saluto silenzioso e commosso, segnato dalla tragedia della sua scomparsa.
In carcere zio e nipote
Roberto Bolzoni è stato brutalmente assassinato a coltellate e il suo corpo è stato ritrovato all’interno dell’auto parcheggiata in piazza Omegna. La notizia ha profondamente scosso non solo i familiari, ma l’intera comunità lodigiana.
Per il delitto si trovano attualmente in carcere lo zio e il nipote della vittima, Roberto Zuccotti e Andrea Gianì, ritenuti responsabili dell’omicidio. A inchiodarli, secondo gli inquirenti, sarebbero state impronte rilevate all’interno della vettura, oltre alle immagini delle telecamere di sorveglianza della sala scommesse Snai — frequentata abitualmente dai tre — che li mostrano in compagnia della vittima.
L’arresto è stato convalidato il 26 febbraio 2025, dopo la raccolta delle testimonianze e la successiva disposizione della misura cautelare in carcere per entrambi.