Protesta stranieri a Lodi sotto Palazzo Broletto
Ieri pomeriggio centinaia di persone in piazza per contestare il nuovo regolamento alle prestazioni sociali agevolate voluto dalla giunta Casanova.
Protesta stranieri ieri pomeriggio sotto il Broletto per contestare il regolamento d'accesso alle prestazioni sociali agevolate.
Protesta stranieri sotto il Broletto
Si è svolta verso la serata di ieri, venerdì 14 settembre, a Lodi la manifestazione voluta da stranieri di diverse nazionalità contro la modifica del regolamento attuata dalla giunta Casanova per l'accesso alle prestazioni agevolate anche per i servizi scolastici.
Chiedono l'eliminazione della modifica
In piazza, sotto i portici di Palazzo Broletto, erano presenti più di 200 persone tra genitori e studenti. Soprattutto famiglie sudamericane e arabe, che chiedono l'eliminazione della modifica. Motivo del contendere, soprattutto la richiesta di un certificato di assenza di proprietà in tutto il territorio nazionale di provenienza. Il problema posto dagli extracomunitari è soprattutto quello che da diversi Paesi questo certificato non si può ottenere.
I bambini non vanno a scuola
La manifestazione è stata promossa anzitutto dall'associazione di ispirazione islamica Al Rahma, che ha anche fatto notare che diversi tra i genitori più penalizzati non hanno mandato i loro figli a scuola negli ultimi giorni proprio per protestare contro questo stato di cose.
La bufera politica
La Lega è intervenuta compatta a difesa del sindaco Sara Casanova e del nuovo regolamento.
"Trovo incomprensibile che una comunità religiosa scenda in campo per una protesta politica” ha esordito il Sen. Luigi Augussori. “Il regolamento comunale non discrimina per religione ma ha valenza per tutti i cittadini extracomunitari, siano essi Canadesi, Norvegesi, Marocchini o Cinesi. Si tratta unicamente di parificare l’esercizio dei loro diritti a quelli dei cittadini italiani. Trovo molto grave che la protesta si giochi sulla pelle dei bambini, che vengono strumentalizzati negando il loro diritto di partecipazione alla scuola, che è e continua ad essere un servizio gratuito. Altresì non viene assolutamente negato l’accesso ai servizi accessori (pre/post scuola, trasporto, ecc.) pagando la tariffa stabilita o con riduzioni agevolate dimostrando lo stato di difficoltà economica. Ricordo che in Italia vige ancora l’obbligatorietà scolastica e mi chiedo se queste ingiustificate assenze possano essere prese in esame dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine. Se la cosa dovesse proseguire non escludo di presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro competente”.
Una delegazione di stranieri è stata ricevuta dal sindaco Sara Casanova, per un confronto sulle richieste dei manifestanti, ma per il momento la giunta non sembra intenzionata a tornare sui suoi passi.