Lodi

In ospedale nasce il progetto Dama: percorso e iniziative per le persone con disabilità

Iniziative per accogliere i pazienti in un percorso dedicato e metterli a loro agio. Sei mesi di rodaggio, poi a pieno regime

In ospedale nasce il progetto Dama: percorso e iniziative per le persone con disabilità
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In Asst Lodi al via il progetto Dama: percorsi dedicati per facilitare cure e accesso all'ospedale alle persone con disabilità.

In ospedale il progetto dedicato alle persone disabili

Nasce a Lodi il Progetto Dama (Disable Advanced Medical Assistance), un modello di presa in carico finalizzato a facilitare l’accesso ai servizi ospedalieri da parte della popolazione con particolari e gravi fragilità: persone con disabilità complesse (cognitive, fisiche, comunicative, neuromotorie e psichiche) che hanno necessità di un significativo sostegno.

Si tratta di una popolazione che trova nella ordinaria organizzazione degli ospedali ostacoli non facili da superare per accedere ad esami e cure.

Il team del progetto, messo in campo dall’Asst di Lodi, è chiamato a coordinare, per questo tipo di pazienti e per i familiari e caregiver, la loro domanda di salute e la risposta dell’ospedale ovvero a concertare, in un tempo ristretto, più prestazioni (esami e visite), se necessario anche in sedazione farmacologica.

L'ospedale di Lodi

Percorsi ospedalieri dedicati

Il principale obiettivo del progetto è organizzare percorsi ospedalieri agili e funzionali per garantire alle persone con grave disabilità un modello di accesso facilitato ai servizi (la preoccupazione è far sì che esse trovino un ambiente più ospitale confortevole possibile, anche in regime di ricovero).

Per l’assistenza decisivo è l’ascolto del paziente con disabilità: dei suoi bisogni (non solo clinici), delle sue esigenze e delle sue urgenze in fatto di prestazioni sanitarie.

Altre finalità sono garantire un percorso diagnostico e terapeutico personalizzato, coordinare gli interventi e l’integrazione dei servizi ospedalieri e territoriali.

Il team del Dama è impegnato inoltre a fornire tutto l’ascolto e il supporto necessario alla famiglia e al caregiver del paziente.

Rodaggio di sei mesi

Il progetto prenderà corpo gradualmente e vivrà inizialmente un periodo di “rodaggio”. Si tratterà di un avvio progressivo per assestare al meglio la sua organizzazione. Si comincia rivolgendosi alla popolazione ospite delle Rsd (Residenze sanitarie e assistenziali per disabili) gestite dalle cooperative “Il Mosaico” e “Amicizia” e dalla “Fondazione Danelli”: circa 200 persone con gravi fragilità, per le quali è davvero difficile l’accesso ai servizi ospedalieri.

Sarà un percorso di circa 6 mesi, al termine del quale il progetto sarà attivo a pieno regime per tutto il territorio e la comunità lodigiana (si calcola che l’1% della popolazione italiana abbia una disabilità complessa; in provincia di Lodi si stima che siano 2mila e 200 persone circa).

Pronto Soccorso di “Backup” e Training Center aziendale

Dove si trova il nuovo servizio di Asst

Il servizio ha una sede fisica: attualmente, ma temporaneamente, è ubicata al primo piano dell’ospedale Maggiore, vicino al punto prelievi. Qui è stata allestita, fra l’altro, una stanza multisensoriale, con un sistema di luci e un flusso di suoni e immagini per mettere a proprio agio e tranquillizzare i pazienti, in particolare quelli con profilo neuro divergente, che devono sottoporsi ad un trattamento sanitario.

E’ un ambiente rilassante, uno spazio protetto e contenitivo che avvolge l’utente e che l’accoglie in modo rassicurante. L’installazione è stata realizzata con un contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi.

Anche in pronto soccorso è stato approntato uno spazio dedicato, per coloro che accedono al pronto soccorso stesso.

L’équipe del Dama è composta da un infermiere, un medico referente, un operatore case manager e addetto all’accoglienza: è supportata dagli specialisti di riferimento operanti nelle diverse strutture dell’ospedale.

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