ASST Lodi, il 70% dei dipendenti pensa alle dimissioni. FIALS-Confsals: "Servono interventi urgenti"
Un'indagine rivela il malessere del personale sanitario
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ASST Lodi: il 70% dei lavoratori (7 su 10) pensa alle dimissioni. Un'indagine rivela il malessere del personale sanitario. La FIALS-Confsal denuncia l'insoddisfazione e chiede interventi tempestivi per arginare il malessere.
Indagine in ASST Lodi
La sanità pubblica è a rischio di perdere una fetta consistente dei suoi operatori, e a lanciare l’allarme è un’indagine che ha coinvolto oltre la metà dei dipendenti dell'ASST Lodi. Con un tasso di partecipazione del 58,22%, il sondaggio ha rivelato un malessere crescente tra il personale sanitario, frutto di una combinazione di fattori che spaziano dalla mancanza di valorizzazione professionale alla scarsa fiducia nel sistema gestionale.
Quadro allarmante
I dati raccolti parlano chiaro: il 66% dei dipendenti del Dipartimento delle Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie (DAPSS) lamenta una carenza di riconoscimento delle proprie competenze da parte della Direzione. Il 65% giudica insufficienti le politiche aziendali per il bilanciamento tra vita lavorativa e privata, mentre il 64% segnala un ambiente di lavoro privo di collaborazione e rispetto. Questi risultati rivelano un malessere profondo che, se ignorato, rischia di compromettere la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Un dato ancora più preoccupante riguarda la fiducia nei confronti della gestione aziendale. Il 69% dei lavoratori ha dichiarato di non avere alcuna fiducia nel sistema organizzativo e gestionale. Quasi 7 su 10 si trovano insoddisfatti e, nonostante la dedizione al lavoro, il 70% ha seriamente preso in considerazione l'idea di dimettersi.
“Questi numeri non possono essere ignorati – afferma Roberto Gentile, Commissario FIALS-Confsal Lodi – la sanità pubblica non può permettersi di perdere operatori qualificati, eppure il disagio dei lavoratori continua a essere sottovalutato. È inaccettabile che chi garantisce la salute dei cittadini si trovi in una condizione di crescente insoddisfazione e sfiducia verso l’azienda".
FIALS-Confsal: richiesta di azioni concrete
In un contesto del genere, il sindacato FIALS-Confsal si fa portavoce delle esigenze del personale. Il 79% dei lavoratori intervistati ha confermato il sostegno alle battaglie portate avanti dal sindacato, riconoscendo l'importanza di un’azione sindacale forte per difendere i diritti del personale.
“La nostra battaglia non si ferma – prosegue Gentile – continueremo a monitorare la situazione e a chiedere alla Direzione interventi concreti. È tempo di avviare un confronto produttivo per migliorare le condizioni di lavoro e fermare questa emorragia di personale".
FIALS-Confsal Lodi chiede dunque risposte rapide e misure reali da parte della Direzione dell'ASST Lodi, in particolare per quanto riguarda il Dipartimento DAPSS, che gestisce la maggior parte dei professionisti sanitari.
"Non possiamo accettare il silenzio o risposte di facciata – conclude Gentile – servono misure reali e tempestive. Noi ci siamo e continueremo a farci sentire, con la trasparenza e la determinazione che da sempre ci contraddistinguono".