Cosa fare a Lodi e provincia: gli eventi del weekend (1 - 2 febbraio 2025)
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Gli appuntamenti da non perdere per il lungo fine settimana a Lodi e provincia: i nostri consigli per sabato 1 e domenica 2 febbraio 2025.
Cosa fare a Lodi e provincia: gli eventi del weekend (1-2 febbraio 2025)
LODI. Ada... ancora Ada
- Sabato 1 e domenica 2 febbraio 2025
1 e 2 febbraio, i giorni che precedono il compleanno della grande poeta Ada Negri, saranno un bel momento di riflessione, insieme al Comune di Lodi, per ricordare Ada. Ma sarà un modo di ricordarla non attraverso la poesia, a tutti noi nota, ma ripercorrendo i suoi lavori, le sue esperienze, le testimonianze più nascoste. Abbiamo scelto come luogo Santa Chiara Nuova, luogo vicino alla sua abitazione e alla sua scuola, ma anche sede del centro studi Ada Negri. Per il programma completo delle iniziative CLICCARE QUI.
LODI. Mostra ”In_personale”
- Fino al 17 febbraio 2025 - Ex Chiesa dell'Angelo, Via Tito Fanfulla
La mostra ”In_personale” proposta dai due artisti si pone l’obiettivo di creare uno spazio aperto alla riflessione spirituale con al centro l’individuo dal punto di vista della filosofia orientale buddista per quanto riguarda il ciclo di opere “Architettura umana” di Marcella Venturini e in relazione all’intervento del Divino da un punto di vista più aristotelico, legato alle tre religioni monoteiste nelle opere de “Lo Spirito nella scultura “di Attilio Di Maio, precedentemente esposte presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo.
L’opera di Marcella Venturini, attraverso il concetto di “architetture umane”, esplora e analizza gli archi di collegamento tra gli individui e il suo significato, intraprendendo un percorso di scoperta e consapevolezza del sé. Le opere configurano relazioni e condizioni proprie del mondo individuale e sociale. Esse rivelano un dialogo tra dimensioni consce e inconsce, tra ciò che è espresso e ciò che è nascosto. In questo spazio di bivalenza, le opere costruiscono un luogo di protezione e di consapevolezza.
Il ciclo di opere di Attilio Di Maio “Lo Spirito dentro la Scultura”, è nato approfondendo gli studi di angelologia dove l’artista ha scoperto che nell’Ebraismo, nell’Islam, così come nel Cristianesimo, esistevano degli “esseri intermediari” capaci di trasmettere la volontà di Dio e di portare la Parola di Dio. Nella storia di Abramo, e prima ancora della creazione dell’Universo, assistiamo alla presenza di questi esseri descritti anche nelle sacre scritture. L’artista ha analizzato le “figure” simboliche che partecipano al “piano divino”, a partire dalla dall’Arcangelo Gabriele; Di Maio non pretende di spiegare o insegnare nulla in merito ai temi affrontati, ma intende offrire uno spunto di riflessione spirituale esplorando le diverse religioni citate.
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LODI. Marco De Sanctis. Le Piangenti
- Fino al 16 marzo 2025 - Palazzo Galeano, corso Umberto I 50
Mostra personale di Marco De Sanctis, che inaugura la nuova programmazione espositiva pensata per il 2025. La mostra si sviluppa come un duplice intervento che coinvolge la vetrina di Palazzo Galeano in Corso Umberto, dove è esposta una nuova produzione su carta dedicata alle nuvole e il cortile della Biblioteca Laudense in via Fanfulla 2 che ospita una scultura che, come evoca il titolo, è tratta dalla serie intitolata “Les Pleureuses”.
“Le Piangenti”, termine che declina l’intera serie al femminile anche se non identifica il genere esteriore dei soggetti, raffigurano calchi di frammenti di sculture classiche, modificati con l’innesto di elementi naturali all’altezza della fronte. Attraverso l’apposizione di ossidi e l’esposizione alla pioggia, questi inserimenti generano reazioni chimiche dando così corpo a delle colature che rievocano il pianto. Un pianto liberatorio che non rimanda alla debolezza quanto al lamento funebre, richiamando alla memoria le antiche figure delle prefiche che avevano un ruolo fondamentale nell’elaborazione collettiva del lutto, assumendo comportamenti codificati e rituali.
La scultura “La Pleureuse (The Sweeper)” presentata presso il cortile della Biblioteca Laudense è il risultato della fusione in bronzo di un busto che riprende il modello classico del Laocoonte, sulla cui fronte sono state impiantate due grandi foglie d’agave. La pioggia, convogliata verso le orbite oculari, attraverso la reazione di ossidi metallici, ha generato delle lacrime verderame enfatizzando la carica espressiva dell’immagine. Anche le opere su carta sono soggette a una reazione chimica. Il nuovo lavoro dal titolo che occupa la vetrina è realizzato su di un supporto preparato con sali (nitrati, solfato di rame e sali minerari mescolati a polvere di bronzo e ossidi di rame) che, posti a contatto con la pioggia, creano delle forme risultate dalle colature. Come se l’artista avesse commissionato alle precipitazioni lodigiane il disegno delle nuvole. Maggiori info CLICCANDO QUI.