Estremisti di destra in strada per difendere Lodi dagli immigrati, scoppia la bufera

Secondo i partecipanti alla "passeggiata della legalità", voluta dal consigliere Invernizzi, le istituzioni non garantiscono sicurezza e quindi occorre scendere in strada. Erano in cinque, dura la reazione del Pd.

Passeggiate della legalità, estremisti in strada

È bufera politica a Lodi dopo le "passeggiate della legalità" organizzate dal consigliere comunale Gianmario Invernizzi e sostenute da esponenti dell’estrema destra. La manifestazione, che ha avuto luogo nella serata di venerdì 29 novembre 2024, ha visto la partecipazione della Rete dei Patrioti, gruppo noto per le sue posizioni radicali.

Il loro scopo, dichiarato in un post sui social, è monitorare aree della città dove ci sarebbero "assembramenti di extracomunitari" che rappresenterebbero un pericolo. Pericolo che sarebbe stato arginato dalla sola presenza delle persone che hanno aderito all'iniziativa.

“Abbiamo attraversato le vie e i giardini centrali, dove l’anomalo assembramento serale di extracomunitari celati dalla fitta nebbia, alla sola nostra presenza, si è dileguato. Anche la stazione ha visto il nostro passaggio - scrivono dalla Rete dei Patrioti sui social - Davvero tanti i ringraziamenti di donne e passanti, oltre ai vari negozianti, ai quali abbiamo dato il volantino dell’iniziativa”.

La condanna del Pd: "I fanatici vanno isolati"

Secondo gli organizzatori, le istituzioni non sono presenti e quindi occorre scendere in strada. Invernizzi parla di centinaia di apprezzamenti. Era presente anche Ettore Sanzanni, ex coordinatore provinciale di Forza Nuova.

Immediate le reazioni.

Il circolo del Partito Democratico di Lodi ha espresso una dura condanna definendo la passeggiata una "parata propagandistica e velleitaria", volta a diffondere messaggi pericolosi. Il Pd ha affermato che i fanatici e nostalgici che portano svastiche tatuate sul braccio dovrebbero essere isolati.

Invernizzi annuncia nuove iniziative

Anche l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) ha manifestato preoccupazione denunciando l’iniziativa come un tentativo di riabilitare teorie neo-naziste.

Lo storico presidente del consiglio comunale Gianpaolo Colizzi ha invitato le autorità locali a intervenire. Ma nonostante le critiche, il consigliere Invernizzi difende la propria iniziativa e annuncia che le iniziative continueranno.