Colpo di mannaia dell'azienda di carpenteria Bystronic: "Licenziamento per 150"
Mobilitazione contro la decisione dell'azienda che ha sedi anche a San Giuliano Milanese e Fizzonasco: "La società si fermi"
La Bystronic con sedi anche a San Giuliano Milanese e Pieve Emanuele licenzia 150 persone. Scatta la protesta: "La società si fermi".
La Bystronic licenzia 150 persone
La società svizzera di carpenteria Bystronic, che ha proprie sedi anche a San Giuliano Milanese e Fizzonasco, frazione di Pieve Emanuele nella città metropolitana di Milano, comunque a poca distanza dalla provincia di Lodi, ha deciso di chiudere i due stabilimenti licenziando in tronco 150 persone. La decisione è stata assunta e comunicata all'inizio di ottobre.
Tra i 150 lavoratori anche dipendenti provenienti dalla vicina provincia di Lodi. Nonostante la grande mobilitazione della società civile e dei sindacati, con in testa la Fiom Cgil, per il momento la società svizzera non sembra intenzionata a fermarsi.
Proteste e mobilitazioni
Dal momento in cui è stato dato l'annuncio, nella città metropolitana di Milano e dintorni si è creata una grande mobilitazione volta a stoppare l'azienda ed evitare il gran numero di licenziamenti previsti.
Da ultimo, in ordine cronologico, nella serata di lunedì 28 ottobre 2024, a San Giuliano Milanese si è svolta una protesta con i lavoratori dell'azienda che, in corteo, sono partiti dal cimitero di San Giuliano e sono arrivati fin sotto al municipio, dove si è svolto un incontro tra Comune, lavoratori, sindacati e azienda.
Protesta sotto la sede della Regione
Lo scorso martedì 22 ottobre 2024 sotto la sede della Regione Lombardia è stato organizzato un ulteriore momento di protesta con i lavoratori e i sindacati. Era presente anche il gruppo del Pd in consiglio regionale, compresa la consigliera regionale lodigiana Roberta Vallacchi.
Il post pubblicato su Facebook dal gruppo Pd in Regione Lombardia:
"Dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori della Bystronic - scrive il gruppo dei dem in Regione in un post su Faceboo -, azienda che ha deciso di punto in bianco di chiudere i siti produttivi di Fizzonasco e San Giuliano e licenziare 150 persone, tenute all’oscuro di tutto fino all’ultimo per 'questioni di riservatezza'".
Per il momento, come detto, l'azienda non sembra voler tornare sui propri passi. La mobilitazione di lavoratori e sindacati nel frattempo continua.