Malore durante la partita con gli amici: Gigi Rocca muore a 61 anni, aveva allenato Codogno e Fanfulla
Come calciatore, aveva vestito la maglia dell'Inter arrivando anche in Serie A
Rocca aveva iniziato la sua carriera di allenatore con le giovanili del Piacenza, per poi sedere sulle panchine di diverse squadre lodigiane. Oltre al Codogno e al Fanfulla, anche il Brembio.
Morto Gigi Rocca, calciatore conosciuto anche a Lodi
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Luigi Rocca, detto Gigi. Classe 1963, è stato colto da un malore improvviso durante una partita di pallone tra amici nel corso della giornata di ieri, domenica 20 ottobre 2024. Il dramma si è consumato nella sua città, Piacenza, lasciando attoniti i compagni che hanno assistito impotenti alla tragica scena.
Rocca si è accasciato a terra e, nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, non ha mai ripreso conoscenza. Trasportato d'urgenza in ospedale con l'elicottero del 118, i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo e hanno dovuto constatare il decesso. Aveva vestito la maglia dell’Inter giocando anche in Serie A. Nel Lodigiano si era fatto conoscere come allenatore.
Allenò Codogno, Fanfulla e Brembio
Nato a Piacenza, Luigi Rocca è stato un centrocampista di talento. Con l'Inter aveva giocato in Serie A e in Coppa Uefa negli anni '80. Sebbene la sua carriera ai massimi livelli sia stata breve, ha comunque continuato a militare in B e in C portando grandi risultati alla squadra piacentina. Dopo aver chiuso la carriera tra i dilettanti nel Fidenza, si è lanciato nel mondo degli allenatori.
Rocca aveva iniziato la sua carriera di allenatore con le giovanili del Piacenza, per poi sedere sulle panchine di diverse squadre lodigiane. Nella stagione 2002/03 aveva guidato il Codogno in Eccellenza per proseguire nella stagione 2003/04 con il Fanfulla, sempre nella stessa categoria.
Nel 2006 era passato al Brembio. Proseguendo aveva poi allenato il Fiorenzuola e contemporaneamente si occupava dell'agenzia viaggi che aveva aperto. Nelle stagioni 2012/13 e 2013/14 era tornato al Codogno, stavolta nel campionato di Promozione, confermando le sue doti di tecnico preparato e appassionato. Era sposato con la moglie Antonella.
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