A LODI

Pronto soccorso, il modello organizzativo per i numerosi accessi

Il sistema utilizzato all'interno delle strutture lodigiane che garantisce un miglior intervento

Pronto soccorso, il modello organizzativo per i numerosi accessi
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I medici e gli infermieri del Pronto Soccorso di Lodi e di Codogno hanno vissuto in prima linea gli effetti della pandemia, ad oggi però il problema principale rimangono i numerosi accessi. la struttura però continua a mantenere il modello organizzativo valido da dieci anni.

Pronto Soccorso Lodi e Codogno

Nello scorso venerdì, 2 agosto 2024, il Pronto Soccorso contava ben 172 persone visitate in solo 24 ore a Lodi, per Codogno invece il numero si aggira intorno alle 85 persone visitate. Nella maggior parte dei casi, nonostante il numero elevato di accessi, si trattava di casi di lieve entità.

In tutta Italia gli accessi all'interno del Pronto Soccorso mettono a dura prova l'equipe medica, formata da medici e infermieri che non riescono a sostenere il gran numero di pazienti. Secondo il primario di Lodi però il problema principale però non è il numero degli accessi ma bensì il ricovero di essi.

Da ormai 10 anni infatti all'interno delle strutture di Lodi e Codogno si mette in pratica un modello organizzativo che permette di diminuire il carico di lavoro e gestire efficacemente anche un numero elevato di persone.

Si tratta di un sistema che lega Pronto Soccorso, medicina d'urgenza e 118, in cui i medici e gli infermieri turnano per diminuire il carico di lavoro garantendo un intervento ottimale. I medici e gli infermieri che si occupano della turnazione ricevono degli incentivi economici. Questo sistema, se messo in pratica in ogni Pronto Soccorso d'Italia, potrebbe migliorare notevolmente le cose.

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