Dalla Regione arriva quasi mezzo milione di euro per i centri antiviolenza e in aiuto alle donne
"Garantire la massima attenzione e il massimo supporto possibile alle donne vittime di violenza"
Dalla Regione Lombardia arriva quasi mezzo milione di euro per i centri antiviolenza della provincia di Lodi. Patrizia Baffi: "Ottimo risultato".
Quasi mezzo milione per il contrasto alla violenza sulle donne
“Ammontano a 462mila e 92,47 euro le risorse destinate da Regione Lombardia al Comune di Lodi per il biennio 2024-2025 per il sostegno alle reti territoriali interistituzionali per il contrasto alla violenza sulle donne. Si tratta di un impegno importante, che si rinnova e si rafforza: per questo biennio, infatti, le risorse destinate al Comune di Lodi aumentano sensibilmente rispetto ai 299mila 546 euro previsti nel biennio 2022-2023”.
Così Patrizia Baffi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, in merito all’impegno di Regione Lombardia.
"Sostegno alle attività dei centri antiviolenza"
“Si tratta di un impegno molto importante – continua Patrizia Baffi –, che prevede uno stanziamento complessivo di 16,5 milioni in tutta la Lombardia e che mira a sostenere le attività dei centri antiviolenza e delle case rifugio di natura pubblica e privata sul territorio regionale per donne vittime di violenza, garantendo la continuità degli interventi in corso. Delle risorse totali messe a disposizione del Comune di Lodi per il biennio ’24-’25, 183.377,64 euro saranno da destinare al Cav Orsa Minore e 278.714,83 alle tre case rifugio censite nel territorio lodigiano”.
“Da donna e da rappresentante delle istituzioni regionali - conclude Patrizia Baffi - sono soddisfatta dell’impegno di Regione Lombardia rispetto a un obiettivo che deve essere sempre rilanciato. Garantire la massima attenzione e il massimo supporto possibile alle donne vittime di violenza è un dovere da parte delle istituzioni, anche e soprattutto nell’ottica dell’autonomia abitativa che deve essere un diritto per le donne vittime di violenza che si rivolgono ai cav e alle case rifugio”.