Formazione

Laurea di successo con un’esperienza all’estero

L’Università di Bergamo punta sull’internazionalizzazione, sia per studenti che professori, come fattore che favorisce la crescita personale e professionale

Laurea di successo con un’esperienza all’estero
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Importanti esperienze di studio all’estero e un territorio con un ricco tessuto produttivo e imprenditoriale: questi sono certamente due dei principali segreti che permettono ai laureati dell’Università di Bergamo di trovare un'adeguata collocazione lavorativa. Come dimostrano i recenti dati Almalaurea, per cui il tasso di occupazione a un anno dalla laurea per gli studenti bergamaschi è pari all’81%, che sale al 91% dopo 5 anni, valori sopra la media nazionale.

Università di Bergamo, offerta formativa internazionale

Queste considerazioni sono confermate dalla prorettrice all’internazionalizzazione dell’Università di Bergamo, Flaminia Nicora:

"Uno degli obiettivi della nostra università è internazionalizzare l’offerta formativa, offrire ai nostri studenti un contesto internazionale sia per gli studenti che per i “visiting professor” che vengono a insegnare nei nostri corsi. Riteniamo questa una modalità proficua per preparare gli studenti all’ingresso nel mondo del lavoro, che richiede una visione globale. Visione coerente con il tessuto produttivo e imprenditoriale del nostro territorio, che è molto proiettato verso una dimensione internazionale".

Specifica la professoressa Nicora:

"Questo significa offrire agli studenti la possibilità di essere internazionali a casa, attraverso docenti stranieri, e di muoversi all’estero. Su questo versante le opportunità sono moltissime: abbiamo circa 300 accordi internazionali per trascorrere semestri di studio o per svolgere dei tirocini all’estero, ma è anche possibile avvalersi di mobilità brevi con altre università, europee e non solo: andiamo dall’Asia - con Cina, Giappone, Corea del Sud e India - all'America, del Nord e del Sud - quindi Stati Uniti, Brasile, Argentina, Cile - fino all’Australia. E non manca nemmeno l’Africa, perché abbiamo alcuni accordi con Paesi del Mediterraneo e l’Etiopia. Le forme di mobilità breve si svolgono, ad esempio, attraverso summer school - sia presso di noi che presso università estere nostre partner - e periodi brevi alternativi al classico semestre Erasmus. Ci cono anche mobilità per la ricerca e per la tesi di laurea".

Esperienza all'estero, una scelta di successo

Tutte queste opportunità sono sempre sostenute da borse di studio, sia quelle Erasmus da un lato ma anche attraverso sostegni diretti dell’Ateneo bergamasco dove i finanziamenti europei non sono presenti o sufficienti. Nicora sottolinea, poi:

"La presenza di 15 corsi con doppio titolo di studio, che permettono agli studenti di conseguire una laurea presso di noi e una presso un’altra università partner, non solo europea, attraverso la mobilità dello studente durante il percorso di studio".

Ovviamente l’interesse da parte degli studenti è molto alto:

"Quest’anno - racconta la prorettrice - usciranno per un semestre Erasmus circa 550 studenti e altri 65 andranno su sedi extraeuropee. Si è compresa l’importanza di queste possibilità formative, sia dal punto di vista accademico e linguistico che umano e professionale. E anche i tanti studenti stranieri che vengono da noi sono una bella occasione di internazionalizzazione per i nostri studenti".

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