Ha la sclerosi multipla e viene bocciata, scatta il riscorso e il Tar la promuove
Secondo la giustizia amministrativa il piano di studi preparato su misura per la giovane non sarebbe partito per tempo
Ragazzina affetta da sclerosi multipla viene bocciata. I genitori fanno ricorso e il Tar la promuove: "Piano di studi partito in ritardo".
Bocciata ragazzina affetta da sclerosi multipla
Era arrivata alla fine dell'anno scolastico con quattro insufficienze: un 4 e tre 5. Per questo motivo, una giovane studentessa di una scu0la superiore del Lodigiano, è stata bocciata e non ha potuto quindi accedere al terzo anno dell'istituto che frequenta.
Ma per la giovane studentessa il percorso non è semplice. La vicenda, come riporta Il Giorno, prende infatti le mosse a febbraio del 2023, quando le viene diagnosticata la sclerosi multipla, ovvero una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale.
La scuola, secondo quanto ricostruito, viene immediatamente informata della grave diagnosi, e così viene deciso di attivare un percorso di studi "su misura" per la giovane, che segue le lezioni da casa. Il percorso scolastico personalizzato, sempre secondo la ricostruzione dell'accaduto, viene però avviato concretamente solo al 30 maggio 2023.
A quel punto ormai manca solamente una decina di giorni alla fine dell'anno scolastico, alla quale la studentessa arriva con quattro insufficienze e per questo viene bocciata.
Il ricorso dei genitori
Vista la situazione - ovvero la malattia della giovane studentessa e la sua condizione che le impedisce di frequentare la scuola - i genitori però decidono di intervenire.
Secondo la famiglia, infatti, qualcosa sarebbe andato storto. Ed è per questo che viene proposto un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Milano, competente per la provincia di Lodi.
"Piano di studi in ritardo": niente bocciatura
Il Tar prende in mano le carte ed esamina la vicenda; dal canto suo il Ministero dell'Università e della Ricerca si costituisce parte civile e a sua volta deposita della documentazione.
Dopo tutte le verifiche del caso, giovedì 9 maggio 2024 arriva la sentenza del Tar: la bocciatura viene annullata e la giovane viene ammessa al terzo anno di scuola (che, in ogni caso, sta comunque per concludersi).
La sede del Tar di Milano, dove è stata emessa la sentenza:
Secondo i giudici amministrativi di Milano infatti il percorso scolastico personalizzato sarebbe stato attivato fuori tempo massimo. La diagnosi di sclerosi multipla infatti era arrivata ancora a febbraio 2023, ma il piano di studi è partito solamente il 30 maggio 2023, ormai agli sgoccioli dell'anno scolastico e all'incirca tre mesi dopo gli esami medici.
Secondo la magistratura amministrativa, se il piano fosse partito in tempi più brevi, la giovane allieva lodigiana avrebbe potuto ottenere voti più alti (il 5 è considerato una insufficienza non grave) e quindi avrebbe potuto evitare la bocciatura, che in definitiva è stata annullata.