Slogan e bandiere

Flash mob a Lodi contro la guerra, manifestanti in piazza con striscioni e bandiere

Nonostante le manganellate di alcuni agenti a Pisa, non si fermano le manifestazioni scatenate dai conflitti in corso

Flash mob a Lodi contro la guerra, manifestanti in piazza con striscioni e bandiere
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Lodi, manifestanti in piazza per il cessate il fuoco

Nel corso degli ultimi mesi, l'Italia è stata teatro di manifestazioni scatenate dal conflitto in corso tra Hamas e Israele. La mattina del venerdì 23 febbraio, a Pisa, un gruppo di studenti è sceso in piazza per esprimere solidarietà alla Palestina e alcuni agenti, nel tentativo di arginare la manifestazione pacifica, hanno fatto uso di manganelli contro i ragazzi suscitando indignazione.

L'intervento della polizia contro gli studenti a Pisa

Nonostante l'atto di violenza subito a Pisa, le manifestazioni sono continuate in diverse città italiane. A Lodi, nella mattina di sabato 24 febbraio, si è svolto un flash mob in piazza della Vittoria organizzato dal "Coordinamento 5 novembre per la pace Lodi" con il sostegno di varie associazioni tra cui Al Rahma, la Cgil e la sezione provinciale dell’Anpi.

Piazza della Vittoria a Lodi:

Il flash mob contro la guerra

Il flash mob ha visto la partecipazione di cittadini che hanno esposto bandiere della pace e del tricolore italiano insieme a slogan per il cessate il fuoco e contro il riarmo. L'obiettivo principale di queste manifestazioni è stato quello di ribadire il rifiuto di qualsiasi forma di guerra e riarmo oltre a stimolare una riflessione sulla situazione internazionale nei passanti.

Emanuele Maffi, membro del coordinamento, ha guidato la manifestazione organizzando i partecipanti in modo che formassero una grande scritta visibile da tutti i lati della piazza attirando così l'attenzione di numerosi cittadini. Eventi di questo tipo sono sempre l'occasione per riflettere sul diritto fondamentale alla manifestazione pacifica, un diritto che, è stato gravemente violato a Pisa.

Le parole di Maffi dopo il flashmob:

Le parole di Mattarella contro le violenze degli agenti

Le immagini dei manganelli impiegati contro gli studenti hanno suscitato reazioni di condanna anche a livello istituzionale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha espresso preoccupazione per quanto accaduto e ha ribadito l'importanza di garantire la sicurezza pubblica senza compromettere la libertà di espressione e manifestazione.

Il Presidente ha contattato il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per sottolineare con lui che l'autorevolezza delle autorità non può essere misurata dall'uso dei manganelli ma dalla capacità di assicurare la sicurezza tutelando contemporaneamente i diritti dei cittadini. In questo contesto, l'uso di manganelli contro i manifestanti è stato definito un vero e proprio fallimento.

Il post condiviso sui social dalla pagine ufficiale del Quirinale:

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