Parità di genere e niente stereotipi: 200 bambini in festa nella Bassa
Coinvolti alunni, insegnanti e famiglie a Maleo, Castelgerundo, Caselle Landi, Santo Stefano Lodigiano e Castelnuovo Bocca d’Adda
Iniziativa nelle scuole di cinque comuni del Basso Lodigiano: con 200 bambini circa per promuovere la parità di genere e contro gli stereotipi.
Scuole in festa per la parità di genere
Bambini e genitori in festa per celebrare la parità di genere e mettere le fondamenta di un mondo in cui il rispetto sia la legge dominante. Questo il senso delle feste che sono state celebrate tra lunedì e giovedì nelle scuole di cinque comuni della Bassa: Maleo, Castelgerundo, Caselle Landi, Santo Stefano Lodigiano e Castelnuovo Bocca d’Adda.
Di mattina o di pomeriggio, allievi, insegnanti, genitori e sindaci si sono riuniti per condividere un momento di gioia ma anche di riflessione. La festa è stata organizzata in ognuno degli istituti dove si è svolta l’attività del progetto “Pari Lo imPari: dai banchi di scuola fino ai luoghi di lavoro”, promosso dall’Orsa Minore, l’associazione che gestisce il Centro antiviolenza di Lodi e finanziato dalla Fondazione Comunitaria di Lodi con circa 5mila euro all’interno del bando sociale 2022.
"Decostruire gli stereotipi di genere"
“Ci sono stati incontri di sensibilizzazione nelle scuole – spiega Federica Manera, una delle psicologhe che ha coordinato l’iniziativa - . Abbiamo parlato con i bambini di terza, quarta e quinta elementare e con loro abbiamo cercato di decostruire gli stereotipi di genere. Visto che erano bambini, abbiamo puntato sul concetto di rispetto a tutti i livelli, in modo che capissero che va dato riconoscimento alle proprie caratteristiche e a quelle altrui a prescindere dal fatto che siano maschili o femminili”.
Coinvolti circa 200 bambini
Agli incontri finali del progetto, che ha coinvolto circa duecento bambini, hanno partecipato anche maestre, genitori e sindaci e assessori dei comuni che hanno aderito all’iniziativa.
“Gli adulti hanno visto gli elaborati dei bambini, condiviso con loro valori e impegni – insiste Federica Manera - : un risultato davvero positivo. I partecipanti hanno acquisito consapevolezza e attenzione e gli elaborati che hanno realizzato lo dimostrano. Il risultato è ottimale perché si è partiti dai giovanissimi nella speranza di costruire una società più equa e più paritaria”.