Da ieri

AgriCULTURE SOCIALI 3.0, a Lodi il primo corso per diventare agrieducatori

L'obiettivo è diventare professionisti che seguono persone impegnate nel settore agricolo fornendo supporto e competenze specifiche

AgriCULTURE SOCIALI 3.0, a Lodi il primo corso per diventare agrieducatori
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Le lezioni sono iniziate ieri per formare educatori che possano insegnare anche alle persone fragili a trovare spazi e occasioni di lavoro nel settore agricolo.

Un progetto di agricoltura sociale

È iniziato ieri, domenica 16 aprile 2023, a Lodi AgriCULTURE SOCIALI 3.0, il corso per diventare agrieducatori ovvero professionisti che seguono persone fragili impegnate nel settore agricolo fornendo loro non solo sostegno e supporto ma
anche competenze.

Punta all’educazione e all’inserimento lavorativo una delle prime azioni concrete del progetto promosso da Fondazione Comunitaria di Lodi in sinergia con l’Ufficio di Piano dell’Ambito di Lodi per mitigare gli effetti economici della
pandemia che ha creato nuova povertà e vulnerabilità nel Lodigiano promuovendo il settore dell’Agricoltura Sociale.

A sostenere la coprogettazione sono Fondazione Cariplo, Intesa San Paolo e Fondazione Peppino Vismara che hanno messo a disposizione risorse per 363mila euro. Ieri mattina, i candidati si sono trovati presso Sanfereorto a Lodi per iniziare il loro percorso. Sono ottanta ore di lezione che si concluderanno a giugno impegnando i partecipanti per due mattine la settimana.

Com'è strutturato il corso

Dieci ore di lezione saranno di carattere educativo, trenta teorico pratiche di agricoltura e venti di stage sul campo con cooperative come il Mosaico e il Gabbiano che aderiscono al progetto - racconta Paola Pozzo, project leader di AgriCULTURE SOCIALI 3.0 - Gli agrieducatori sono persone in grado di supportare gli individui fragili coinvolti in progetti e percorsi perché riescono a coniugare capacità pratica nell’ambito dell’agricoltura con competenze educative."

La leader ha dichiarato che si partirà dal fare insieme, dal mettersi a fianco con competenza e seminare ma anche curare e raccogliere i frutti di un lavoro condiviso che fa bene all’apprendista e all’educatore. Solo se hai imparato bene a fare un
lavoro puoi insegnarlo agli altri.

I docenti del corso sono due esperti già impegnati con il Terzo Settore. Da un lato Paola Michelon che ha contribuito a seguire la stesura della legge sull’agricoltura sociale e poi Carlo Cavalli, insegnante di agrotecnica che ha già collaborato con diverse realtà del Lodigiano.

I candidati sono una dozzina e sono stati individuati tra gli educatori impegnati nella rete dell’agricoltura sociale lodigiana che sono implicati in progetti ma non hanno abbastanza nozioni in ambito agricolo.

Per avere personale preparato

L’idea ci è venuta perché ci siamo resi conto che alcuni degli educatori delle realtà coinvolte nella rete devono eseguire progetti di agricoltura sociale senza averne piena esperienza – insiste Paola Pozzo - Così abbiamo deciso di prepararli con competenze di tipo trasversale.”

I candidati sono giovani, vengono mandati dagli enti con cui collaborano in orario lavorativo e quindi rappresentano un investimento per le realtà del territorio. Alla fine del corso avranno esperienza ad ampio livello e potranno quindi migliorare la loro preparazione e diventare più abili nell’istruire altre persone che potrebbero poi dedicarsi ad attività professionali specializzate.

 

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