Barano all'esame per la patente: denunciati lodigiani in trasferta
Stavano sostenendo la prova a Cremona con microtelecamere e auricolari: i militari avvisati dal personale della Motorizzazione
Provano a barare all’esame per la patente ma vengono scoperti e denunciati dai carabinieri della Sezione radiomobile di Cremona.
Sospetti durante l'esame, arrivano i Cc
I militari della Compagnia di Cremona sono intervenuti lunedì 6 marzo 2023 verso le 9 su richiesta di un funzionario della Motorizzazione civile dove era in corso l’esame teorico per la patente perché tra gli esaminandi erano presenti persone che probabilmente detenevano attrezzatura elettronica per superare i test.
Sul posto, i militari hanno saputo che alcuni candidati destavano sospetti per il loro atteggiamento durante il test in corso. I militari hanno controllato tutti i presenti, verificando che ben in cinque avevano apparati elettronici ricetrasmittenti occultati tra gli indumenti e auricolari in modo da collegarsi con qualcuno che li aiutava dall’esterno.
Denunciati dai carabinieri
Alla fine i cinque non hanno concluso l’esame, ma sono stati portati presso la caserma Santa Lucia dai carabinieri della Sezione radiomobile con il supporto della stazione di Cremona. Sono tutti cittadini stranieri di età compresa tra i 23 e i 51 anni, residenti nelle province di Milano, Brescia, Lodi e Mantova, uno dei quali con precedenti di polizia, e sono stati denunciati per avere tentato di truffare gli esaminatori all’accertamento teorico per il conseguimento della patente.
I dispositivi appesi agli indumenti
Sono stati quindi sequestrati tre telefoni cellulari, tre auricolari, quattro modem e addirittura tre microtelecamere. Alcuni dei soggetti in questione avevano creato dei fori nelle maglie che indossavano nei quali rano state posizionate le ottiche delle microtelecamere, oppure le avevano posizionate vicino alle cerniere degli indumenti, in modo da riprendere lo schermo del computer utilizzato per lo svolgimento dell’esame. Altri avevano nascosto nelle orecchie piccolissimi auricolari idonei a consentire la ricezione delle risposte da chi li aiutava da lontano.
Per i cinque è stato sospeso l’esame, sono stati accompagnati presso gli uffici della Radiomobile e per loro è scattata la denuncia.